Alunni stranieri più numerosi e più bravi a scuola

21/07/2014 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Il numero di alunni con cittadinanza non italiana continua a crescere, anche se in misura minore rispetto al passato, e migliorano i loro risultati a scuola. È quanto emerge dal rapporto nazionale Alunni con cittadinanza non italiana. L'eterogeneità dei percorsi scolastici, una fotografia del fenomeno che analizza molti aspetti: i tratti distintivi delle presenze (distribuzione nei diversi ordini e gradi, nati in Italia, nuovi ingressi, nazionalità, genere, presenza di alunni rom, sinti e caminanti, ecc.); le dinamiche e le differenze territoriali a livello regionale e provinciale; i percorsi, le scelte e l'orientamento; gli esiti scolastici e la realtà delle scuole “multiculturali” di alcuni Paesi europei. I dati si riferiscono all'anno scolastico 2012/2013.

Secondo il rapporto, elaborato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dalla Fondazione Ismu, gli alunni con cittadinanza non italiana sono, nell'anno scolastico preso in considerazione, 786.630 (nell'anno scolastico precedente erano 755.939). Nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria si riscontrano le percentuali più elevate di alunni stranieri nati in Italia (rispettivamente 79,9 per cento e 59,4 per cento). Diminuisce notevolmente, invece, in linea con la riduzione dei flussi di immigrazione, il numero di alunni neoarrivati nel nostro sistema scolastico.

Per quanto riguarda la nazionalità e la distribuzione sul territorio nazionale, i dati confermano quanto rilevato negli anni passati: i gruppi più numerosi sono quelli di alunni rumeni, albanesi e marocchini e la maggior parte di studenti stranieri si concentra nelle regioni del Nord e del Centro, con un'ampia diffusione nelle province di media e piccola dimensione.

Anche riguardo alla scelta della scuola secondaria superiore il rapporto conferma, come negli anni precedenti, la tendenza dei ragazzi stranieri a orientarsi verso la formazione tecnica e professionale.

In riferimento al genere, i dati evidenziano che la componente femminile della popolazione scolastica di origine immigrata ha raggiunto un'incidenza simile a quella della corrispettiva parte di origine italiana (48 per cento). Nella secondaria superiore, in particolare, le studentesse di origine immigrata superano per incidenza quelle italiane (+1,2 per cento).

Riguardo agli esiti, come già detto, si registra un miglioramento, sebbene gli alunni stranieri rimangano in livelli di «ritardo scolastico ancora significativi». Il ritardo quasi si annulla per gli studenti stranieri nati nel nostro Paese: le loro performance si avvicinano a quelle degli italiani (in particolare nelle prove di lingua straniera) e sono nettamente migliori di quelle dei loro compagni nati all'estero. In alcune regioni del Sud le differenze tra gli italiani e gli studenti di seconda generazione tendono addirittura ad invertirsi: in Campania gli stranieri nati in Italia hanno un rendimento migliore dei loro compagni di classe figli di italiani fin dalla scuola primaria.

Anche il rapporto di quest'anno, come il precedente del 2013, dedica un capitolo agli alunni rom, sinti e caminanti, con o senza cittadinanza italiana. Quelli iscritti nel sistema scolastico italiano risultano, nell'anno scolastico 2012/2013, 11.481, in diminuzione del 3,5 per cento rispetto all'anno precedente. Nella lettura dei dati sugli alunni rom, sinti e caminanti, si spiega nell'introduzione, occorre tener presente la difficoltà di un puntuale monitoraggio della loro presenza, che riguarda non solo le anagrafi scolastiche ma anche quelle comunali.

Novità di questa edizione del rapporto è invece il capitolo dedicato agli alunni stranieri con disabilità. Negli ultimi cinque anni la loro presenza è raddoppiata: ora sono il 3,1 per cento tra gli alunni con cittadinanza non italiana e il 10,8 per cento tra gli alunni con disabilità.

Nella presentazione del volume si fa riferimento a un importante documento emanato con circolare del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 4233 del 19 febbraio 2014: le Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri. Un insieme di orientamenti condivisi e suggerimenti di carattere organizzativo e didattico che rappresentano una sintesi ragionata delle esperienze di integrazione elaborate dalle scuole stesse e costituiscono l'aggiornamento dell'analogo documento emanato con circolare del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 24 del 1° marzo 2006. (bg)