Al via la seconda fase dei seminari sull'adozione

30/10/2009

Si è conclusa nei giorni scorsi a Firenze la prima fase dei seminari di approfondimento per le adozioni internazionali organizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali. Gli incontri hanno affrontato temi come l'inserimento scolastico, l'adolescenza, i possibili scenari familiari. Da novembre parte la seconda fase.

I tre appuntamenti organizzati dalla Cai erano indirizzati a rappresentanti delle Regioni, psicologi ed assistenti sociali dei servizi territoriali, esponenti degli enti autorizzati e giudici dei Tribunali per i minorenni provenienti da tutta Italia. Di carattere essenzialmente teorico-metodologico e conoscitivo, gli incontri hanno visto la partecipazione dei maggiori esperti a livello nazionale. Per esempio, al secondo seminario di approfondimento del 15-16 ottobre su L’adolescenza nelle adozioni internazionali: complessità e specificità hanno partecipato nomi come Gustavo Pietropolli Charmet, Graziella Fava Vizziello, Giulio Cesare Zavattini.

Questo, come il seminario dell’1-2 ottobre su L’inserimento scolastico nel post-adozione (che ha ottenuto riscontri positivi sul lavoro formativo svolto) e quello del 22-23 ottobre sul tema Le famiglie adottive con figli biologici, con nuclei di fratelli e seconde adozioni, hanno costituito la “base” che, nella seconda fase, aiuterà i partecipanti a delineare una sorta di ‘stato dell’arte’ dell’argomento prescelto. Infatti, per i tre temi di lavoro, dal 12 novembre fino al 4 dicembre partiranno altrettante fasi di specializzazione maggiormente orientate alla sistematizzazione dei lavori di ricerca e delle esperienze significative presentate per l’elaborazione di riflessioni operativo-esperienziali.

Il lavoro della seconda fase prenderà spunto da specifiche ricognizioni effettuate nei mesi scorsi su progetti di intervento realizzati o in corso in tutta Italia. Il loro utilizzo in una fase di specializzazione, fanno notare dalla Cai, «è una innovazione metodologica di non poco conto, volta a massimizzare il know-how presente nelle esperienze senza appiattirlo su funzioni meramente esemplificative».

I percorsi formativi avviati fin dal 2000 sono stati promossi ed organizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze, a beneficio dei principali soggetti coinvolti nelle adozioni internazionali. Quest’anno, dopo aver affrontato nella formazione nazionale tutte le principali fasi del percorso dell’adozione internazionale, si è scelta la strada di sessioni seminariali di approfondimento su argomenti specifici e di grande attualità.
Sono così emersi i tre argomenti per la loro particolare specificità.

Il primo, L’ambito scolastico, è da sempre considerato strategico nel contesto del più vasto tema del post-adozione –pur già affrontato nel 2006/2007-, per favorire un buon inserimento del bambino adottato. Il seminario ha affrontato aspetti come, tra gli altri, i dati , le caratteristiche e le tendenze  della scuola  multiculturale e plurilingue; la normativa di riferimento e  i diritti dei bambini adottati; la storia personale, le origini, i processi di ricomposizione; l’apprendimento della “nuova” lingua e l’apprendimento, in generale;

L’adolescenza e le problematiche adolescenziali in relazione al mondo delle adozioni è tematica di stretta attualità e centralità perché si lega sia al costante innalzamento dell’età dei bambini in ingresso in Italia, sia al raggiungimento dell’età adolescenziale da parte di un gran numero di bambini adottati negli anni precedenti. La prima fase ha così proposto una panoramica complessiva sulla realtà degli adolescenti adottati e la fase di specializzazione ad una riflessione maggiormente centrata sull’operatività ovvero come lavorare con l’adolescente adottivo e con la sua famiglia, a partire dalla consapevolezza della presenza di alcuni fattori protettivi e di rischio specifici.

L’adozione di nuclei di più fratelli, l’adozione con figli biologici già presenti e le seconde adozioni infine, pur rappresentando altrettanti segmenti singolarmente non maggioritari, presentano consistenti fattori di complessità e risultano, in alcuni casi, in forte crescita specie per le politiche di sussidiarietà e di progressione delle adozioni nazionali promosse in numerosi Paesi di origine. La fase preliminare ha voluto gli obiettivi principali di questa fase introduttiva possono essere così precisati: chiarire i diversi scenari in cui si può essere fratelli nell’adozione e le implicazioni che questi comportano; riflettere sul ruolo dei servizi e degli enti autorizzati nell’accompagnare, preparare, valutare e sostenere la coppia che desidera intraprendere questo tipo di esperienza adottiva; definire quali sono i fattori di rischio e quelli protettivi dell’essere fratelli nell’adozione.

I seminari della prima fase hanno ricevuto un ottimo riscontro. La Cai ha ricevuto richieste di riproposizione e di ulteriori e successivi approfondimenti delle tematiche selezionate tanto da ipotizzare, per il prossimo anno, possibili ed ulteriori sviluppi per diffondere le conoscenze acquisite a livello territoriale. Questa sarà, probabilmente, la sfida per il prossimo futuro.

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