Al via il Premio per la comunicazione educativa

18/07/2012 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Il Premio Alberto Manzi per la comunicazione educativa, dedicato alla memoria del famoso maestro elementare, con il 2012, è giunto alla quarta edizione. Ma quest'anno c'è una novità: oltre alle tre sezioni se ne aggiunge una quarta.

Le sezioni riguardano l'editoria scolastica e divulgativa, compresi gli ebook; i prodotti multimediali e interattivi come siti internet, giochi educativi, app; la produzione audiovisiva e documentaristica e programmi radio-televisivi e ora anche la sezione scuola. Il concorso è aperto a persone fisiche, enti pubblici e privati, scuole e associazioni.

Sono previsti premi in denaro di 2.500 euro destinati ad autori di opere in lingua italiana che, nel corso del triennio 2010-2012, si siano distinte nel campo della comunicazione educativa e didattica. Nella sezione scuola, l'istituto scolastico vincitore riceverà un importo in denaro fino a un massimo di 2.500 euro, da utilizzare per la realizzazione del progetto proposto entro l'anno scolastico 2013-2014. Le edizioni precedenti del Premio Alberto Manzi hanno anche conferito menzioni speciali al divulgatore scientifico Piero Angela, al giornalista Giovanni Minoli e don Luigi Ciotti. Le iscrizioni al concorso sono aperte fino al 16 ottobre 2012.

Il concorso è bandito, nell'ambito delle attività del Centro Studi Alberto Manzi, dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Giunta della Regione Emilia-Romagna, il Ministero dell'Istruzione, l'Università degli Studi di Bologna-Dipartimento di Scienze dell'Educazione e la Rai.Il Premio nasce per far riflettere le istituzioni e stimolare l’attenzione sul sistema educativo e sulla comunicazione riguardante i temi sviluppati dal famoso insegnante e conduttore televisivo.

Fu il maestro Manzi, conduttore dal 1960 al 1968 della trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, che per primo ebbe la capacità di usare il piccolo schermo allora in bianco e nero per fini didattici e dialogare con le fasce più deboli della popolazione. La trasmissione ebbe un grande successo che durò per 484 puntate. Si teneva il pomeriggio e si svolgeva come una lezione a scuola. Un sistema che permise a quasi un milione di analfabeti adulti di prendere la licenza di scuola elementare ed entrò nella storia della televisione italiana. Dopo l'esito di “Non è mai troppo tardi”, Alberto Manzi venne chiamato in America latina per fare alfabetizzazione agli immigrati italiani ma insegnò a leggere e scrivere anche alle popolazioni povere di alcuni di quei Paesi e agli indios. (sp)

Info:
Centro Alberto Manzi
Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Viale Aldo Moro 68
Tel: 051 527.5639
E-mail: centromanzi@regione.emilia-romagna.it

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