Affido e accoglienza, tre giorni di laboratori per ragazzi, famiglie e operatori

I prossimi 9, 10 e 11 settembre l'Oasi di Ca' Roman, in provincia di Venezia, ospiterà la quarta edizione della tre giorni di Ca' Roman, evento promosso dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) del Veneto, che prevede attività laboratoriali rivolte a famiglie accoglienti e famiglie con vissuti di accoglienza, operatori dei servizi e ragazzi con esperienze di affido e accoglienza.
La tre giorni, intitolata La strategia dell'Alkekengi, rappresenta la tappa finale del Laboratorio Cittadini Accoglienti, un percorso organizzato dal gruppo Reti di Famiglie Aperte del Cnca del Veneto con l'obiettivo di promuovere il confronto tra tutti coloro che si adoperano a vario titolo per costruire città più vivibili per tutti e si sperimentano nell'accoglienza in varie forme e da diversi punti di vista.
Gli organizzatori spiegano così la scelta del titolo di questa edizione: «l'alkekengi è una pianta perenne il cui frutto, bacca sferica di colore rosso contenente molti semi, è avvolto da un rivestimento color arancio a forma di calice. La metafora dell'alkekengi ci aiuta ad esprimere il  senso del percorso proposto. L'alkekengi ha una delicata struttura con più facce. Ogni faccia ha una sua dimensione e può essere la porta d'entrata verso il prezioso frutto contenuto all'interno. Il frutto, la vivace pallina rossa/arancio, che sta all'interno, rappresenta il “progetto”, costruito sulle diverse storie di vita di bambini, ragazzi e famiglie che abbiamo conosciuto e accompagnato in  questi anni. I calici, le varie facce dell'alkekengi, sostengono e proteggono il frutto al suo interno. Così come i molteplici punti di vista di tutti i soggetti che hanno permesso alla  storia in questione di essere tale. Dal loro punto di vista la varie facce dell'alkekengi possono osservare ciò che sta all'interno. Solo così il frutto può resistere e andare a maturazione con l'incrocio sincero di tutti gli sguardi che lo circondano. Con il tempo la membrana esterna può dissolversi andando ad assumere un aspetto a “rete” che continua a sostenere il frutto».