Con il nuovo anno riparte il progetto Terreferme, realizzato dall’Unicef e dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) insieme ad altre realtà per promuovere l’accoglienza in famiglia per bambini e adolescenti migranti arrivati da soli in Italia.
L’iniziativa - finanziata dall’Unione europea e avviata nel 2017 con il coinvolgimento di tre regioni “pilota” (Sicilia, Lombardia e Veneto) – mira a sperimentare e definire un modello di affido familiare come risposta di seconda accoglienza per under 18 migranti soli presenti in Italia.
L’obiettivo, per il 2023, è quello di proseguire nella realizzazione di nuovi affidi (25 per l’intera annualità), ma soprattutto ampliare il numero di territori nei quali avviare percorsi di affido.
«La nuova sfida che Unicef e Cnca si pongono per quest’anno – si legge nel sito del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza - è la possibilità di mettere a punto un sistema di intervento precoce di avvio all’affido per minorenni migranti con particolari situazioni di fragilità (ragazze e minori di 14 anni) che possano beneficiare il più rapidamente possibile di percorsi protetti di integrazione».
Negli anni precedenti il progetto ha previsto, fra l’altro, l’organizzazione di seminari, incontri online e percorsi formativi rivolti a famiglie, cittadini e operatori interessati ad approfondire il tema dell’affido familiare di minorenni stranieri non accompagnati.
Le informazioni su Terreferme sono disponibili sul sito del Cnca, nella pagina dedicata.
Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alle tematiche Affidamento familiare e Minori stranieri non accompagnati, raggiungibili dal menù di navigazione “Temi”.