Adozioni internazionali, rapporto Cai

20/10/2011

Aumenta, in Italia, il numero dei minori stranieri adottati. Il dato emerge dal rapporto della Commissione per le adozioni internazionali relativo al primo semestre del 2011, che conferma, così, il trend positivo del 2010. Il monitoraggio restituisce una fotografia aggiornata delle coppie adottive, dei bambini adottati e degli enti autorizzati.

Secondo i dati del rapporto, realizzato in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti di Firenze, le coppie in possesso del decreto di idoneità per l'adozione internazionale che hanno concluso con successo l'iter adottivo sono state, dal 16 novembre 2000 al 30 giugno 2011, 27.547. Di queste 27.547 coppie quelle che hanno realizzato un'adozione nei primi sei mesi del 2011 sono state 1.641, mentre nel primo semestre del 2010 erano state 1.418. La regione con il maggior numero di coppie adottanti è la Lombardia (302), seguita da: Lazio (166), Toscana (158), Veneto (146), Puglia (114) e Campania (111). Un altro aspetto preso in considerazione dal rapporto è l'età dei coniugi che adottano. La maggior parte delle coppie è composta da 40-44enni (il 36,6 per cento dei mariti e il 37 per cento delle mogli). Seguono le coppie con un'età compresa tra i 35 e i 39 anni (il 33,8 per cento delle mogli e il 28 per cento dei mariti). Questi dati, «seppure sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente, denotano, su base storica, un lento incremento dell'età media delle coppie adottanti e il collocarsi nella fascia di età più matura di un sempre maggior numero di coppie».

Per quanto riguarda il livello di istruzione dei coniugi, «si nota, come in passato, una netta prevalenza del titolo di studio di scuola media superiore (il 48,5 per cento dei mariti e il 48,7 per cento delle mogli)». Hanno conseguito la laurea, invece, il 31,2 per cento dei mariti e il 35,5 per cento delle mogli. Seguono le coppie con titolo di studio di scuola secondaria inferiore (il 18,7 per cento dei mariti e il 12,5 per cento delle mogli). I dati del primo semestre del 2011 evidenziano, come quelli relativi allo stesso periodo del 2010, un grado di istruzione più elevato delle coppie adottanti rispetto alla popolazione complessiva, e ancora di più delle madri adottive rispetto ai padri. Riguardo alla posizione professionale, dal monitoraggio emerge «sia la diminuzione della categoria impiegatizia sia la presenza di una differenza di genere nelle professioni dirigenziali e imprenditoriali, dove il rapporto tra mariti e mogli è di 3 a 1, pur in presenza di titoli di studio sostanzialmente equivalenti tra madri e padri adottivi».

Quanti sono i minori stranieri per i quali è stata rilasciata l'autorizzazione all'ingresso in Italia? I dati forniti dal rapporto registrano un incremento rispetto al primo semestre del 2010, con un numero di ingressi pari a 2.052 unità rispetto ai 1.781 minori autorizzati all'ingresso nel periodo gennaio-giugno 2010. Il dato del primo semestre del 2011 è superiore anche a quello del primo semestre del 2009. La maggior parte dei bambini proviene dalla Federazione russa (17,15 per cento); al secondo posto nell'elenco dei paesi di origine troviamo, invece, la Colombia (13,26 per cento), seguita da Ucraina (8,48 per cento), Etiopia (6,68 per cento), Vietnam (6,48 per cento) e altri paesi. Aumenta, rispetto al primo semestre del 2010, l'età media dei minori stranieri autorizzati all'ingresso in Italia (6,1 anni).

Dal rapporto emerge inoltre che «gli enti autorizzati che al 30 giugno 2011 operano sul territorio nazionale sono complessivamente 65, con 266 sedi». 63, invece, gli enti mediante i quali è stata realizzata l'adozione di almeno un bambino straniero a cui è stata rilasciata l'autorizzazione a entrare in Italia. (bg)