Le associazioni che si occupano di adozioni a distanza rappresentano una realtà complessa e multiforme che fatica a farsi conoscere, in alcuni casi penalizzata da episodi di truffa che contribuiscono ad alimentare pregiudizi. Per superare queste barriere, dal Lazio parte un progetto che prevede la creazione di un'anagrafe regionale delle associazioni che si occupano di adozioni a distanza.
Il progetto, siglato dalla Regione, dal Dipartimento di economia dell'Università Roma tre e dalla onlus Forum sad, si propone di rendere più visibile l'operato di gruppi, comitati e altri soggetti, offrire maggiore trasparenza ai potenziali donatori e creare una rete fra associazioni che diventi un punto di riferimento per le varie realtà che operano nel settore, esempio anche per altre Regioni.
L'iniziativa è pensata, infatti, come esperienza di condivisione delle buone pratiche, spazio aperto alla semplificazione di un mondo complesso, popolato dalla miriade di associazioni impegnate a migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle comunità dei Paesi poveri.
Il progetto, presentato il 26 marzo a Roma, è suddiviso in più fasi che prevedono il coinvolgimento delle Province e dei Comuni del Lazio, la rilevazione dei dati mediante la creazione e la distribuzione di un questionario e, infine, la creazione di una banca dati telematica e di un sito web dove saranno pubblicati i dati raccolti.
Per garantire i diritti dei bambini e delle comunità sostenute a distanza e per tutelare i diritti dei donatari, le 54 associazioni che aderiscono a Forum sad hanno sottoscritto la Carta dei principi per il sostegno a distanza. Un vero e proprio codice etico, che riassume in undici punti il significato, il valore e le finalità dell'adozione a distanza, gesto di solidarietà di grande valore spesso oscurato dai pregiudizi o dalla carenza di informazioni.
La Carta, a cui hanno aderito 130 organizzazioni, si richiama ai principi sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e nella Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo del 1989. (bg)
(Foto di Luca Prasso)