La tutela dei minori in un mondo che cambia è il tema a cui è dedicata la 13esima Conferenza europea sull'abuso e l'abbandono dei bambini, che si svolge in questi giorni a Dublino. L'evento – quattro giornate di studio che vedono la partecipazione di esperti provenienti da tutta l'Europa – ha preso il via il 15 settembre e proseguirà fino al 18.
Il ricco programma della conferenza - organizzata dall'Ispcan, società internazionale che si occupa della prevenzione dell'abuso e dell'abbandono dei minori - prevede sessioni plenarie e parallele, workshop e altri momenti di approfondimento, che affronteranno vari sottotemi: la prevenzione dell'abuso e dell'abbandono attraverso l'intervento precoce, gli interventi e i programmi rivolti ai bambini e alle famiglie in difficoltà, la promozione dei diritti e della partecipazione dei minori, le innovazioni e le riforme nel settore della tutela minorile e delle politiche per l'infanzia, i bambini privi di assistenza familiare, il metodo e le questioni emergenti.
Il Cismai, Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia dal 2005 partner nazionale dell'Ispcan, partecipa alla conferenza con il simposio Raccontare il trauma, che sarà presentato e introdotto da Gloriana Rangone, psicologa e psicoterapeuta familiare.
All'incontro interverranno, fra gli altri, la vicepresidente del Cismai Gloria Soavi, che si soffermerà sul tema La narrazione come strumento per l'elaborazione dei traumi nei bambini vittime di violenza assistita, e Fanny Marchese, che parlerà di Donne maltrattate e genitorialità: gli interventi di un centro di pronto soccorso per la violenza sessuale e domestica.
Fondata nel 1977, l'Ispcan sostiene cittadini e organizzazioni di tutto il mondo nella prevenzione delle diverse forme di violenza contro i bambini: abusi fisici, psichici e sessuali, abbandono, prostituzione, lavoro minorile. I suoi principali obiettivi sono quelli di accrescere la consapevolezza della diffusione e delle cause dell'abuso sui minori e delle soluzioni per combatterlo, far conoscere gli studi sul tema e promuovere la ricerca, la cura e la prevenzione del fenomeno. (bg)