
Si chiama Sport Never Stop il progetto realizzato dalla Fondazione l’Albero della Vita e dalla Fondazione Conad per contrastare la povertà educativa e garantire opportunità concrete ai minorenni che vivono in situazioni di disagio sociale in otto città italiane: Milano, Bergamo, Genova, Venezia, Perugia, Napoli, Catanzaro e Brindisi.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, si propone di offrire a più di 1.500 bambini la possibilità di praticare gratuitamente una disciplina sportiva a loro scelta durante tutto l’anno, insieme a laboratori didattici che promuovono la pedagogia dello sport e valori sani.
L’obiettivo centrale del progetto è quello di sottrarre i giovani alla criminalità e alla delinquenza, creando alternative di crescita in un contesto educativo e positivo. Rivolto in particolare a bambini provenienti da contesti sociali complessi e vulnerabili, dove la povertà educativa è un fenomeno crescente, non si limita a offrire attività sportive, ma si impegna a formare una rete di supporto integrato che coinvolge scuole, famiglie e istituzioni locali.
«Oltre all’accesso alle discipline sportive – si spiega nel sito della Fondazione l’Albero della Vita -, il programma prevede un piano educativo personalizzato per ogni partecipante, che include supporto psicologico, motivazionale e l’inclusione di attrezzature sportive adeguate. Inoltre, vengono coperti i costi relativi all’iscrizione alle attività e alla visita medico-sportiva, affinché nessun bambino rimanga escluso per motivi economici».
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