È online, sul sito della rete Avanguardie educative, il toolkit rivolto ai docenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione che desiderano avviare percorsi di outdoor education.
La pubblicazione - nata dalla collaborazione scientifica tra Avanguardie educative, il Dipartimento di scienze dell’educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università degli studi di Bologna e la rete nazionale delle Scuole all’aperto - si propone come strumento utile per supportare gli insegnanti nella progettazione di percorsi di didattica all’aperto in modalità collegiale, stimolando e orientando le riflessioni e le azioni della comunità docente sui temi dell’outdoor education. Non solo: il toolkit può essere utilizzato per monitorare pratiche di didattica all’aperto, annotare osservazioni e da ciò ricavarne valutazioni finali che potrebbero far prendere in esame un’eventuale ricalibratura (o anche un profondo ripensamento) del percorso stesso.
«Con il termine “Outdoor education” – si spiega nel testo, disponibile nella pagina dedicata - si indica un insieme di esperienze pedagogiche accomunate da didattica attiva che si svolge in ambienti esterni alla scuola e che è impostata sulle caratteristiche del territorio e del contesto sociale e culturale in cui essa è collocata. Le attività didattiche spaziano da esperienze di tipo percettivo-sensoriale (orto didattico, esperienze in fattorie, musei, parchi, ecc.) a proposte basate su attività sociomotorie ed esplorative tipiche dell’Adventure education (orienteering, trekking, vela, ecc.), a progetti scolastici che intrecciano l’apertura al mondo naturale con la tecnologia (coding, robotica, tinkering, ecc.), a percorsi che affrontano i temi della green economy, dei diritti umani, della cittadinanza globale e dell’educazione alla sostenibilità, fino a percorsi educativi profondamente ispirati alla tradizione nordeuropea. Inoltre, con il temine “Outdoor education” non ci riferiamo soltanto ad esperienze che si svolgono in contesti naturali (giardino della scuola, parchi o contesti naturali di prossimità, fattorie, ecc.) ma anche a percorsi didattici realizzati in ambienti urbani (musei, piazze, parchi cittadini, ecc.), dove è garantito un rapporto diretto e concreto con il mondo reale e il coinvolgimento, nella sua interezza, del soggetto in formazione (dimensioni cognitiva, fisica, sociale, affettiva e relazionale)».
Avanguardie educative è un progetto di ricerca-azione promosso dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire) con l’obiettivo di indagare le possibili strategie di propagazione e messa a sistema dell’innovazione nella scuola italiana, che poi si è trasformato in un vero e proprio movimento aperto a tutte le scuole italiane.
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