Salute mentale dei bambini di Gaza, indagine Save the Children

21/03/2024
copertina dell'indagine Trapped and Scarred

Trapped and Scarred è il titolo della nuova indagine di Save the Children, un’analisi dell’impatto di mesi di guerra sulla salute mentale dei bambini di Gaza e della Cisgiordania. La ricerca scatta una fotografia dell’universo quotidiano di violenze, carenza di cibo, ansia e paura che stanno vivendo i minorenni in questi territori dilaniati dalla guerra.

«Dal 7 ottobre la violenza, lo sfollamento, la malnutrizione, le conseguenti malattie – si legge nella presentazione del documento pubblicata sul sito dell’organizzazione - hanno devastato le condizioni mentali dei bambini di Gaza. Stando agli ultimi dati del Ministero della Sanità di Gaza più di 30.717 persone, tra cui 12.550 bambini, sono state uccise dall'escalation militare israeliana a Gaza iniziata il 7 ottobre come rappresaglia agli attacchi contro Israele, che hanno ucciso 1200 persone, tra cui 33 bambini, e preso più di 240 ostaggi, secondo il governo di Israele».

Secondo quanto evidenziato dall’indagine, dopo questi mesi di violenza a Gaza, che si aggiungono agli oltre 16 anni di blocco, anche gli adulti di riferimento sono sempre più incapaci di affrontare la situazione e sostenere psicologicamente i più piccoli.

Genitori e caregiver raccontano che la capacità delle nuove generazioni di immaginare un futuro senza guerra è ormai praticamente scomparsa. I bambini di Gaza vivono tutti i giorni shock e dolore, sopraffatti dall’ansia di schivare bombe e proiettili e da molte paure, come quella di perdere i propri cari, di essere costretti a fuggire attraverso strade disseminate di detriti e cadaveri e di svegliarsi ogni mattina senza sapere se riusciranno a mangiare. La loro salute mentale era precaria anche prima del 7 ottobre, a causa delle cicliche escalation di violenza, dell’impatto del blocco, comprese le restrizioni alla libertà di movimento e all’accesso ai servizi essenziali, della crisi economica e della separazione da familiari e amici.

«Mentre i bisogni umanitari aumentano – spiega Save the Children -, l’ultima escalation di violenza e l’assedio hanno causato un collasso totale dei servizi di salute mentale a Gaza: i sei centri pubblici dedicati e l’unico ospedale psichiatrico di Gaza non sono più funzionanti. La nostra recente indagine va ad integrare un’altra ricerca precedentemente condotta nel 2022 sul grave impatto sulla salute mentale dei bambini causato da oltre 16 anni di blocco imposto dal governo israeliano. I nostri professionisti di salute mentale e di protezione dell'infanzia che lavorano con noi a Gaza continuano a sottolineare l’urgenza di un cessate il fuoco immediato e definitivo, altrimenti la guerra infliggerà ulteriori danni mentali a bambini, bambine e adolescenti, che permarranno per tutta la vita, con una drastica riduzione delle opportunità di recupero».

La ricerca è disponibile sul sito dell’organizzazione, nella sezione “Pubblicazioni”.

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