Presentato dall’Unicef il primo rapporto sul lavoro minorile in Italia

23/06/2023 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:
cover del rapporto Unicef Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro

Nel 2022, nel nostro Paese, erano 69.601 i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 17 anni, in aumento rispetto ai 51.845 del 2021. Lo rivela il rapporto Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro, presentato il 12 giugno scorso dall’Unicef, durante un incontro online promosso dall’organizzazione in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile.

Il rapporto, curato dal Laboratorio di sanità pubblica per l’analisi dei bisogni di salute della comunità dell’Università di Salerno, esamina i dati sul lavoro minorile e gli infortuni da lavoro in Italia nel quinquennio 2017-2021, distribuiti per età, regione e genere.

Secondo quanto evidenziato dal documento, nel periodo compreso tra il 2017 e il 2021 le denunce di infortunio di minorenni sotto i 19 anni presentate all’Inail a livello nazionale erano 352.140, di cui 223.262 per i giovani fino a 14 anni e 128.878 nella fascia di età 15-19 anni.

La classifica delle cinque regioni con il maggior numero di ragazzi fino a 19 anni occupati complessivamente nell’arco dei cinque anni presi in esame vede al primo posto la Lombardia (240.252), seguita dal Veneto (155.987), dall’Emilia Romagna (134.694), dal Lazio (119.256) e dalla Puglia (108.867).

Da altri dati emerge che dei 310.287 minorenni fino a 19 anni coinvolti nel lavoro nel 2021, 193.138 sono maschi e 117.149 sono femmine, in aumento rispetto ai 154.194 maschi e le 89.674 femmine nel 2020.

«Il maggiore impiego di lavoratori di sesso maschile entro i 19 anni rispetto a lavoratrici di sesso femminile – si legge nel sito dell’Unicef - mostra la tendenza delle donne a essere più istruite degli uomini; il 65,3% delle donne ha almeno un diploma (rispetto al 60,1% degli uomini); le laureate arrivano al 23,1% (rispetto al 16,8% degli uomini)».

Le regioni con le percentuali più elevate di denunce totali di infortunio dei lavoratori sotto i 19 anni sono la Lombardia (76.942), l’Emilia Romagna (40.000), il Veneto (39.810) e il Piemonte (31.997), che da sole ricoprono più del 50% delle denunce di infortunio nazionali.

Tra il 2017 e il 2021 sono stati 7 gli infortuni con esito mortale per i minorenni sotto i 14 anni e 67 per la fascia di età 15-19 anni. «Sebbene il numero di denunce di infortunio sia stato maggiore nella fascia di età sotto i 14 anni, gli infortuni con esito mortale sono fortemente sbilanciati verso la fascia di età 15-19 anni. La Regione Veneto rappresenta la prima Regione per infortuni con esito mortale».

Il rapporto, realizzato nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Unicef per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile, è disponibile sul sito dell’organizzazione, nella notizia dedicata.

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