Mettere in comune il patrimonio di esperienze, favorire un’ulteriore elaborazione di proposte educative di qualità per le bambine e i bambini fino ai tre anni, delineare una prospettiva alla quale fare riferimento per il futuro: sono questi gli obiettivi degli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia, elaborati dalla Commissione nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione e adottati con decreto del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi in seguito a una consultazione pubblica e al parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione.
Il Ministro ha firmato l’atto durante la conferenza Investing in an integrated early childhood education and care system: growing the next generation of Eu, che si è tenuta a Bologna il 23 febbraio scorso.
Nel sito del Ministero dell’istruzione si sottolinea l’importanza del testo: «si tratta del primo documento nazionale per i servizi educativi per l’infanzia (nidi, micronidi, sezioni primavera, servizi integrativi, tutti rivolti a bambine e bambini fino ai tre anni) che, fino all’emanazione del decreto legislativo 65 del 2017, erano di competenza degli enti territoriali e locali. Insieme alle Linee Guida Pedagogiche per il sistema integrato zerosei gli Orientamenti costituiscono il quadro di riferimento per il sistema».
I sei capitoli della pubblicazione sono dedicati ai seguenti temi: la storia dei servizi educativi per l’infanzia e la descrizione del quadro attuale, con riferimento alle tipologie presentate dal decreto legislativo 65/2017; il bambino nei primi mille giorni di vita, tra diritti da garantire e potenzialità da sviluppare; l’alleanza educativa con i genitori e la partecipazione; le caratteristiche della professionalità educativa; gli aspetti organizzativi (spazi, tempi, esperienze educative); la continuità nel sistema integrato zerosei: finalità e curricolo.
«Questo documento sarà diffuso tra tutte le strutture che si occupano del segmento 0-6 e soprattutto per i servizi educativi dell’infanzia e gli Enti locali. Costituisce anche un punto di riferimento per l’azione formativa che le scuole polo dovranno mettere in atto in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali e per la formazione integrata che gli stessi Comuni già finanziano con il Fondo del sistema zerosei. Si tratta di un documento atteso, che traduce in orientamenti per gli interventi una nuova visione dei servizi educativi per i più piccoli, non più e non semplicemente oggetto di cura e assistenza, ma persone con diritti che vanno rispettati, per garantire un pieno sviluppo e una crescita sana sin dai primissimi anni di vita».
Il testo è disponibile nella sezione Sistema integrato 0-6 del sito del Ministero dell’istruzione, nella pagina dedicata.
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