L’impatto della pandemia su natalità e nuove generazioni, rapporto del Gruppo di esperti istituito dalla Ministra Bonetti

È online, sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia, il rapporto L’impatto della pandemia di Covid-19 su natalità e condizione delle nuove generazioni, curato dal Gruppo di esperti “Demografia e Covid-19” istituito dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, e coordinato da Alessandro Rosina, docente di demografia all’Università Cattolica di Milano.

La pubblicazione è stata presentata il 14 dicembre scorso, durante il webinar Emergenza pandemia: quale impatto su natalità e nuove generazioni?, promosso dal Dipartimento per le politiche della famiglia in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti.   

Come si spiega nel rapporto, la demografia è uno dei principali ambiti colpiti dalla pandemia, sia per l’effetto diretto sull’aumento della mortalità, sia per le conseguenze indirette sui progetti di vita delle persone.

«I fragili percorsi formativi e professionali dei giovani in Italia (soprattutto se provenienti da famiglie con medio-basso status sociale), i limiti della conciliazione tra vita e lavoro (soprattutto sul lato femminile), l’alta incidenza della povertà per le famiglie con figli (soprattutto oltre il secondo) – si legge nell’introduzione -, con il contraccolpo della crisi sanitaria rischiano di indebolire ancor di più la scelta di formare una propria famiglia o di avere un (altro) figlio. Anche l’aumentato del senso di incertezza va in tale direzione. Da un lato, i livelli ante Covid-19 su questo insieme di indicatori non possono essere considerati una normalità positiva a cui tornare. D’altro lato le conseguenze dell’impatto della crisi sanitaria non sono scontate e potrebbero portare - come già accaduto con la recessione del 2008-2013 - ad un adattamento al ribasso, andando così ad accentuare in modo insanabile squilibri demografici incompatibili con uno sviluppo futuro solido del nostro paese».

Si apre, così, un nuovo scenario che «richiede un attento monitoraggio della condizione delle famiglie e delle nuove generazioni, oltre che dell’evoluzione del sistema di rischi e opportunità all’interno del quale le scelte e i comportamenti demografici si collocano. Solo attraverso adeguate ricerche e analisi è possibile fornire il supporto conoscitivo necessario per politiche mirate che consentano all’Italia di riprogettarsi e partire in modo nuovo, favorendo un’apertura positiva e vitale verso il futuro».

Il Gruppo di esperti “Demografia e Covid-19” si colloca in questa prospettiva. L’insieme delle sue attività mira a raggiungere un triplice obiettivo: consentire al dibattito pubblico di avere riferimenti empirici solidi e aggiornati sull’impatto demo-sociale della pandemia; offrire alla comunità scientifica un quadro sulle attività di ricerca in corso; fornire indicazioni utili sul versante delle policy.

Il rapporto è suddiviso in due parti: la prima è dedicata al quadro italiano, mentre la seconda offre uno sguardo a livello globale.

Il primo capitolo restituisce un ritratto della condizione del Paese prima e durante la crisi sanitaria attraverso i dati Istat; il secondo riporta i risultati di un’indagine dell’Istituto Toniolo sui giovani e il Covid-19; il terzo, infine, offre una panoramica delle principali ricerche condotte in Italia da marzo.

La seconda parte si apre con una rassegna delle principali ricerche che indagano l’impatto della pandemia sulla fecondità e prosegue con un capitolo dedicato all’impatto della pandemia sulle nuove generazioni.

Chiude un capitolo che fa il punto sugli interventi di policy messi in campo o in cantiere per contenere le ricadute negative dell’emergenza sanitaria sulla condizione delle famiglie e dei giovani, sulle possibilità di conciliazione e sulla natalità. Oltre a descrivere le azioni annunciate e messe in campo a livello europeo, il capitolo ripercorre tutte le rilevanti misure adottate dal Governo italiano a sostegno delle famiglie per aiutarle a fronteggiare la situazione di emergenza.

Il rapporto è disponibile nella notizia dedicata.