Stereotipi di genere nell’istruzione, report dell’Osservatorio #Conibambini

13/11/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

È online, sul sito della Fondazione Openpolis, il report dell’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini Quali stereotipi minano ancora il diritto all’istruzione di bambine e ragazze.

«Uno dei temi più discussi sulla parità di genere nell’istruzione – si legge nell’indagine - è che ancora poche ragazze rispetto ai coetanei intraprendono percorsi di studio scientifici. Nonostante la crescita degli ultimi anni, e nonostante le laureate siano oggi più dei laureati, restano ancora minoranza nelle cosiddette materie Stem (acronimo inglese di Science, technology, engineering and mathematics). Gli effetti di questa tendenza non sono affatto indifferenti in termini di parità di genere. Si tratta infatti delle discipline e dei percorsi professionali che nel mercato del lavoro attuale sono maggiormente richiesti ed offrono maggiore stabilità lavorativa e redditi medi più alti. Ed è probabile che sarà ancora di più così nei prossimi anni».

Come si spiega nel report, questa tendenza, non solo italiana, appare particolarmente evidente in alcuni indirizzi, come l’informatica. Nei paesi Ocse, in media, il rapporto tra laureati maschi e femmine in queste materie è infatti di 8 a 2. In Italia, come in Francia e in altri paesi Ue, la percentuale di laureate in queste discipline scende sotto il 15%. «Una conferma indiretta di questa tendenza è data dall’età di primo utilizzo del computer, che in tutti i paesi arriva solitamente prima per i bambini rispetto alle bambine».

Secondo quanto evidenziato nell’indagine, inoltre, in quasi tutti i paesi le ragazze che hanno ottimi risultati in matematica e scienze tendono a nutrire minori aspettative su un futuro percorso nel settore: nei paesi Ocse, in media, solo il 14,5% delle ragazze top performers in matematica e scienze prevede che lavorerà come ingegnere o scienziata quando avrà 30 anni (11,5 punti in meno dei maschi allo stesso livello di competenze). «In Italia e in altri paesi europei tale tendenza appare ancora più accentuata: quasi 14 punti percentuali di distanza. Solo il 12,5% delle studentesse italiane con ottimi risultati in matematica prevede un futuro lavorativo nelle discipline Stem».

L’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini nasce dalla collaborazione fra l’impresa sociale Con i Bambini e la Fondazione Openpolis per promuovere un dibattito sulla condizione dei minorenni in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte. L’obiettivo è aiutare il decisore a mettere in atto politiche a sostegno dei bambini e dei ragazzi che vivono in stato di disagio, attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti a disposizione di tutti coloro che a vario titolo si confrontano sul tema della povertà educativa minorile.