Bambini e adolescenti costretti a subire trattamenti disumani come percosse, perquisizioni corporali, abusi psicologici e settimane in isolamento. Il nuovo rapporto Senza Difesa di Save the Children raccoglie le testimonianze di più di 470 minorenni detenuti negli ultimi dieci anni nelle carceri gestite da Israele, provenienti da tutta la Cisgiordania.
Secondo quanto evidenziato dal rapporto, i bambini e i ragazzi per la maggior parte sono stati portati via dalle loro case di notte, bendati, con le mani legate dietro la schiena. A molti dei minorenni intervistati per la ricerca non è stato detto il motivo per cui venivano arrestati o dove stavano andando.
Al momento gli under 18 detenuti nelle carceri gestite da Israele sono 160. «Questi minori – si legge nel sito di Save the Children - sono gli unici minori al mondo che vengono sistematicamente perseguiti attraverso un sistema giudiziario militare invece che civile. L'accusa più comune è il lancio di pietre, per il quale la pena massima è 20 anni di carcere. Dopo il loro arresto, i minori vengono trasferiti in centri dove vengono interrogati, e riferiscono di essere stati costretti a giacere a faccia in giù sul pavimento di metallo di veicoli militari, di non aver potuto usare il bagno, di essere stati privati di cibo e acqua e aggrediti fisicamente».
I dati rivelano che l’81% dei minorenni detenuti ha subito percosse fisiche e l’89% abusi verbali, mentre il 52% ha ricevuto minacce sulle proprie famiglie e l’86% è stato sottoposto a perquisizioni corporali, con umiliazione e vergogna. L’88%, inoltre, non ha ricevuto cure adeguate e tempestive, anche quando esplicitamente richieste, e a quasi la metà (47%) è stato negato il contatto con un avvocato.
In occasione del lancio della ricerca, avvenuto il 29 ottobre scorso, Save the Children ha diffuso una petizione per invitare il Ministro Di Maio e l’Ambasciatore presso le Nazioni Unite a Ginevra, Gian Lorenzo Cornado, a farsi promotori di un’iniziativa in seno al Consiglio Diritti Umani per la liberazione dei minorenni nelle carceri militari israeliane, anche per limitare la diffusione della pandemia.
Il rapporto è disponibile sul sito di Save the Children, nella sezione “Pubblicazioni”.