Conti di risparmio incentivato per combattere la povertà educativa

04/09/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

I Children Savings’ Accounts (CSA), o conti di risparmio incentivato per l’istruzione, sono strumenti finanziari attivati alla nascita o nei primi anni di vita. Questo tipo di interventi, molto diffuso negli Stati Uniti ma anche in altri paesi, prevede che le famiglie versino regolarmente dei piccoli risparmi in un conto dedicato e che questi risparmi siano moltiplicati (o incentivati con altre forme di supporto finanziario) alla condizione che le somme accumulate siano spese nell’istruzione dei figli. L’obiettivo è duplice: da un lato, favorire l’accumulo di risorse finanziarie destinate all’istruzione; dall’altro, rafforzare le aspirazioni e le aspettative familiari sull’istruzione dei figli.

Una sperimentazione di Children Savings’ Accounts in corso nel nostro Paese è WILL - Educare al Futuro. Il progetto - avviato nel 2019, realizzato dalla cooperativa sociale Un Sogno per Tutti e altre realtà e cofinanziato dall’impresa sociale Con i bambini insieme ad altri soggetti - si svolge a Cagliari, Firenze, Teramo e Torino.

«La finalità di WILL – si legge nell’articolo sul progetto pubblicato sul sito del laboratorio di ricerca Percorsi di secondo welfare - è quella di dimostrare le potenzialità dei programmi basati sul risparmio incentivato come strategia di contrasto alla povertà educativa. Nello specifico, nell’ambito di WILL, viene sviluppato e attuato un nuovo programma di risparmio incentivato e se ne valutano gli effetti sulle carriere scolastiche degli studenti in termini di apprendimenti, scelta dei percorsi scolastici, abbandono e completamento della scuola secondaria di secondo grado».

Il programma è rivolto ai bambini del primo anno della scuola secondaria di primo grado provenienti da famiglie a basso reddito (la soglia ISEE massima nelle quattro realtà dell’esperimento è 17.500 euro). A queste famiglie WILL offre la possibilità di risparmiare regolarmente piccole somme di denaro (da 1 a 6 euro a settimana fino ad un massimo di 1.000 euro in un periodo di 4 anni) su un conto bancario collegato ad un moltiplicatore: ogni euro risparmiato viene moltiplicato per 4 se il denaro viene utilizzato per spese scolastiche comprovate (acquisto di libri, iscrizione a corsi sportivi, spese di cancelleria e cartoleria, ripetizioni, ecc.).

«Un’importante particolarità di WILL, rispetto ai classici CSA – si sottolinea nell’articolo - è quella di essere un programma mirato a sostenere i giovani nei loro percorsi durante la scuola secondaria e non di incentivarne direttamente la partecipazione a corsi di formazione o istruzione post-secondaria. Ciò non significa che il programma non possa avere impatti di lungo termine (es. sulla probabilità di conseguire una laurea) poiché, mirando a ridurre l’abbandono e a migliorare i percorsi scolastici degli studenti durante la scuola secondaria, esso può anche indirettamente accrescere le chance degli studenti di intraprendere e completare con successo percorsi di formazione e istruzione post-diploma. In relazione a questa impostazione del programma va sottolineato che, contrariamente ai CSA classici, le famiglie partecipanti possono spendere le cifre moltiplicate dal programma immediatamente durante la scuola secondaria, e non solo e se quando i ragazzi si saranno iscritti all’università».

Nell’articolo pubblicato sul sito di Percorsi di secondo welfare si riportano alcuni risultati preliminari sui comportamenti di risparmio e di spesa osservati negli 8 mesi del progetto intercorsi tra novembre 2019 e luglio 2020, da cui emerge, fra le altre cose, che le famiglie hanno risparmiato anche durante il momento più acuto della pandemia di Coronavirus. «I risultati preliminari della sperimentazione WILL – si legge nel testo - contribuiscono ad una crescente letteratura che identifica nei conti di risparmio incentivato degli strumenti di intervento efficaci e sostenibili per il contrasto della povertà educativa e della trasmissione intergenerazionale della povertà».

L’articolo si conclude con alcune riflessioni sul tema del risparmio incentivato.