“Salvate la nostra educazione”, rapporto Save the Children

17/07/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Save our education è il nuovo rapporto di Save the Children con il quale l’organizzazione che da oltre cento anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro chiede ai governi e ai donatori della comunità internazionale di rispondere all’emergenza educativa globale investendo urgentemente nell’istruzione.

Dal rapporto emerge che i profondi tagli al budget per l’istruzione e la crescente povertà causati dalla pandemia di Coronavirus potrebbero costringere almeno 9,7 milioni di bambini a lasciare la scuola per sempre entro la fine di quest’anno, mentre altri milioni avranno gravi ritardi nell’apprendimento.

«Prima dello scoppio dell’emergenza – si legge nel sito di Save the Children -, 258 milioni di bambini e adolescenti erano già fuori dalla scuola. Nel rapporto di Save the Children si analizza, attraverso un indice di vulnerabilità, il rischio che corrono i bambini in molti paesi a medio e basso reddito di non tornare a scuola dopo la chiusura a causa del Covid-19. L’indice prende in considerazione in particolare tre parametri: il tasso di abbandono scolastico precedente all’emergenza, le diseguaglianze di genere e di reddito tra i bambini che lasciavano la scuola e il numero di anni di frequenza scolastica».

Secondo i dati del rapporto sono 12 i paesi dove il rischio di incremento di abbandono scolastico è elevato o moderato: Niger, Mali, Chad, Liberia, Afghanistan, Guinea, Mauritania, Yemen, Nigeria, Pakistan, Senegal e Costa d’Avorio. Un pericolo che è ancora più concreto per le ragazze rispetto ai ragazzi: molte di loro potrebbero essere costrette a sposarsi precocemente.

Il rapporto analizza inoltre gli effetti devastanti che l’epidemia di Coronavirus potrebbe avere sull’educazione, a causa anche dello spostamento delle risorse di bilancio che i governi potrebbero dedicare alla risposta all’emergenza piuttosto che all’investimento sull’istruzione. «Prendendo in considerazione una serie di scenari economici in conseguenza della recessione causata dall’emergenza Covid-19 e il loro possibile impatto sul Pil dei paesi a medio e basso reddito – spiega Save the Children -, è stata stimata la capacità di questi paesi di mantenere gli investimenti previsti sull’istruzione. Nello scenario peggiore, in cui i governi dovessero essere costretti a drenare il 10% delle risorse ora destinate all’istruzione per coprire altre spese legate alla risposta all’emergenza, verrebbero a mancare 192 miliardi di dollari entro la fine del 2021 per l’istruzione nei paesi a basso reddito».

Il rapporto rivela che, nonostante gli sforzi dei governi e delle organizzazioni, circa 500 milioni di bambini non hanno avuto accesso all’apprendimento a distanza e molti dei minorenni più poveri e vulnerabili potrebbero non avere genitori alfabetizzati che possano aiutarli.

«La chiusura delle scuole – sottolinea l’organizzazione – va ben oltre la perdita dell’istruzione per molti bambini: li ha lasciati lontani da quei luoghi sicuri dove potevano giocare con gli amici, mangiare e accedere ai servizi sanitari, compresi quelli per la salute mentale».

Il rapporto è disponibile sul sito di Save the Children, nella sezione “Pubblicazioni”.