È online, sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, il documento di studio e di proposta La tutela degli orfani per crimini domestici, realizzato da un gruppo di lavoro della Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni, istituita e presieduta dall’Authority, con il supporto tecnico dell’Istituto degli Innocenti.
«Si tratta di un fenomeno complesso del quale non si conosce la reale dimensione – si spiega nell’introduzione - e che lo Stato ha il dovere di contrastare sul piano culturale, normativo e giudiziario, adottando, come prevede l’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e adolescenza del 1989, “ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza”, per evitare che questi ragazzi siano orfani tre volte, per la perdita di entrambi i genitori e per l’indifferenza dello Stato».
La pubblicazione – che mira a individuare le reali necessità e i bisogni degli orfani per crimini domestici, le buone pratiche e i punti di criticità del sistema – si conclude con una serie di raccomandazioni della Garante per l’infanzia rivolte alle istituzioni e agli ordini professionali, con l’obiettivo di rendere efficace la tutela di queste situazioni di forte vulnerabilità. Si riportano di seguito alcuni esempi.
Al Ministero dell’economia e delle finanze l’Authority chiede di completare celermente l’iter per l’adozione del regolamento di cui all’articolo 11 della legge 4/2018, che contiene una serie di disposizioni a tutela dei figli minorenni e maggiorenni economicamente non autosufficienti, rimasti orfani a causa di un crimine domestico, nati da qualsiasi tipologia di unione, anche non coniugale.
Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, invece, si raccomanda di promuovere l’adozione, d’intesa con la Conferenza unificata, di linee guida per definire procedure d’intervento omogenee in ambito nazionale a sostegno degli orfani per crimini domestici e dei loro affidatari.
Al Consiglio superiore della magistratura si chiede di promuovere il coordinamento tra uffici giudiziari dopo il verificarsi di un delitto, per una tempestiva tutela e presa in carico dei minorenni e successivamente perché siano comunicati agli orfani e agli affidatari i permessi premio concessi al genitore autore del reato e qualsiasi ipotesi di scarcerazione.
Il documento, disponibile nella sezione “Pubblicazioni” del sito della Garante, è frutto di un anno di lavoro, nel corso del quale sono stati analizzati i provvedimenti giudiziari adottati dai tribunali che si sono occupati di casi di crimini domestici che hanno visto coinvolti figli minorenni e sono state raccolte le esperienze di chi lavora nei servizi sociali. Nell’ambito dello studio, inoltre, sono stati ascoltati i ragazzi che hanno vissuto il dramma di perdere un genitore a seguito di un crimine domestico ed è stata esaminata la normativa nazionale e regionale in materia.