È dedicata al fenomeno del lavoro minorile nel settore della mica in Madagascar il rapporto di Terre des Hommes Olanda Child Labour in Madagascar’s Mica Sector, una fotografia delle durissime condizioni di lavoro dei bambini che estraggono questo minerale con proprietà uniche di brillantezza, isolamento e resistenza al calore, molto richiesto per la manifattura di innumerevoli prodotti, dall’industria automobilistica alla cosmetica.
Secondo i dati dell’indagine di Terre des Hommes, sono 11.000 i minorenni che estraggono la mica in Madagascar per i mercati occidentali. Bambini costretti a respirare costantemente polveri sottili, ricavando un compenso di appena 4 centesimi di euro al chilo. Quasi tutto il minerale è destinato alla Cina, dove viene utilizzato in prodotti per le aziende dell’Occidente senza alcuna restrizione.
Nell’isola africana la mica viene estratta soprattutto nelle regioni più povere del Sud. Nelle tre principali aree di produzione la percentuale di bambini che lavorano nell’estrazione e la lavorazione del minerale con le loro famiglie varia dal 56% al 62%.
«In Madagascar – si legge nella presentazione pubblicata nel sito di Terre des Hommes - la mica viene estratta con metodi non industriali. Attualmente questo Paese è il terzo esportatore mondiale e nel settore della mica a scaglie, usata soprattutto nell’industria elettronica e automobilistica, il Madagascar ha già superato l’India, il maggiore esportatore mondiale. La mica viene tagliata a mano e i detriti vengono ulteriormente puliti e sfogliati a mano, causando ferite sulle mani dei bambini». Pur lavorando l’intera giornata le famiglie non riescono a guadagnare abbastanza per fare due pasti al giorno.
Altri dati rivelano che «l’87% della mica prodotta in Madagascar viene trasportata via mare in Cina per essere utilizzata nei prodotti di aziende come Panasonic (Giappone), Fujikura (azienda giapponese che produce cavi e fili per l’elettronica, le telecomunicazioni e l’automobile), il gruppo Prysmian (nato dalla fusione di NL Draka e l’italiana Prysmian), Van Roll e Isovolta (entrambe svizzere)».
Secondo Terre des Hommes Olanda il settore industriale non sta rispettando l’obbligo di diligenza rispetto allo sfruttamento del lavoro minorile nei prodotti che commercializza. L’organizzazione chiede dunque all’industria dell’elettronica e dell’automobile di verificare da dove arriva la mica contenuta nei loro prodotti e, assieme ai propri fornitori, di accertarsi di non acquistare mica derivante dallo sfruttamento di minorenni.