Istruzione delle ragazze rifugiate, rapporto Unhcr

27/03/2018 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Il 61% dei minori rifugiati ha accesso all’istruzione primaria, rispetto a una media internazionale del 91% e solo il 23% degli adolescenti rifugiati va a scuola, contro l’84% a livello globale. Sono alcuni dati del nuovo rapporto dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) Her turn, da cui emerge un importante divario nell’istruzione delle ragazze rifugiate.
Tutti i minori rifugiati hanno più difficoltà a frequentare la scuola, ma per le adolescenti è ancora più arduo trovare e mantenere un posto in una classe: crescendo, devono affrontare una maggiore emarginazione e il divario di genere nelle scuole secondarie si allarga.
«Per le ragazze rifugiate – si spiega nel rapporto - avere un’istruzione di qualità rappresenta una protezione. Diminuisce la vulnerabilità allo sfruttamento, alla violenza sessuale e di genere, alla gravidanza adolescenziale e ai matrimoni in età minorile». La prosecuzione degli studi, inoltre, offre alle giovani più possibilità di sviluppare capacità di leadership, imprenditorialità, fiducia in se stesse e capacità di resilienza.
Per fornire soluzioni concrete che consentano a un maggior numero di ragazze rifugiate di ricevere un’istruzione di qualità, il rapporto indica una serie di azioni e politiche efficaci e realizzabili: «se gli adulti sono in grado di lavorare e provvedere alle loro famiglie, sono più propensi a lasciare che i figli restino a scuola. Nessuna ragazza dovrebbe perdere la scuola perché il viaggio è troppo lungo o troppo pericoloso e questo richiede maggiore protezione dalle molestie, dalle aggressioni sessuali e dai rapimenti lungo il tragitto. Vi è inoltre un forte bisogno di reclutare e formare più insegnanti donne sia all’interno delle comunità ospitanti che tra quelle di rifugiati, affinché promuovano le migliori pratiche e aiutino a prevenire comportamenti che fungono da deterrente per le ragazze».