
Il 27 gennaio 2018 si celebra in tutto il mondo il Giorno della memoria, per non dimenticare lo sterminio del popolo ebraico.
La legge 20 luglio 2000 n. 211, con la quale è stata istituita la ricorrenza nel nostro Paese, prevede l'organizzazione di «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» e, in particolare, il coinvolgimento delle scuole, «in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano più accadere».
Molte iniziative organizzate su tutto il territorio nazionale per celebrare la Giornata si rivolgono proprio alle scuole e ai più giovani, come il Viaggio della memoria ad Auschwitz organizzato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur) in collaborazione con l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), che si è tenuto il 21, 22 e 23 gennaio scorsi e ha coinvolto oltre cento studenti delle scuole secondarie superiori.
Quest’anno il Miur ha messo a punto un Piano di attività per le scuole sulla conoscenza della Shoah, lanciato il 17 gennaio, che presenta una serie di nuove iniziative sul tema che si aggiungono a quelle già promosse dal Ministero da molti anni (come il Viaggio della memoria).
Ecco qualche esempio delle nuove attività del Piano: la mostra itinerante I giovani ricordano la Shoah, dedicata alle migliori opere prodotte per il concorso aperto alle scuole; il primo seminario nazionale di formazione dei docenti sui temi dell’integrazione, dell’accoglienza e della lotta al razzismo; un portale nazionale delle buone pratiche, realizzato in collaborazione con l’Ucei, sulle esperienze didattiche più significative; le Linee guida nazionali per l’insegnamento della Shoah, che offriranno ai docenti uno strumento per affrontare la materia con correttezza storica ed efficacia didattica; il cartone animato La stella di Andra e Tati, realizzato grazie alla collaborazione fra Miur, Rai e Larcadarte, che racconta la storia delle sorelle Bucci, deportate ad Auschwitz-Birkenau nel corso della Seconda Guerra Mondiale, all’età di 4 e 6 anni.
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