Combattere gli stereotipi con l'umorismo e la creatività dei fumetti: è l'idea del progetto Rar Risate antirazziste. L'iniziativa ha previsto corsi e laboratori didattici rivolti ai giovani e una mostra di fumetti firmati da autori noti e dagli studenti delle scuole, che dal 22 settembre sarà esposta a Cento, in provincia di Ferrara.
Il progetto - realizzato dall'associazione Cospe, dall'organizzazione francese Pistes solidaires e dalla ong tedesca Jfc medienzentrum, e rivolto ad artisti emergenti e studenti dei licei artistici e degli istituti d'arte - «mira a promuovere un ruolo attivo dei giovani nella lotta al razzismo attraverso il rafforzamento della loro capacità di analizzare i meccanismi di costruzione degli stereotipi che sono alla base del discorso razzista», si legge nel sito dedicato a Rar.
Fra le opere che compongono la mostra - che ha già fatto il giro di festival e altre iniziative, in Italia e all'estero, ed è stata allestita anche in alcune scuole - ci sono le vignette realizzate dagli studenti dell'Istituto d'arte Arcangeli di Bologna, che hanno partecipato al progetto. Proprio nel capoluogo emiliano si è conclusa, lo scorso 12 settembre, una delle tappe della mostra. I lavori degli studenti, di alcuni giovani artisti emergenti e di autori affermati come Altan, Vauro e Staino invitano a riflettere sul razzismo, l'intolleranza e i comportamenti discriminatori.
La mostra sarà esposta al Palasport di Cento fino al 28 settembre, mentre il primo e il 2 ottobre farà tappa a Sesto Fiorentino, in occasione della Fiera delle economie solidali. Il progetto Rar, realizzato in collaborazione con la Scuola internazionale di Comics, è finanziato dal programma Fundamental rights and citizenship della Commissione europea e dal premio Le chiavi del sorriso della Fondazione Unipolis. (bg)
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