Scuola, le novità sulla valutazione degli studenti

29/07/2010

Presentato il 15 luglio scorso dal Ministro dell'istruzione, il Piano nazionale qualità e merito prevede l'estensione dei test predisposti dall'Invalsi per rilevare le carenze degli studenti e pianificare azioni mirate a colmarne le lacune. Obiettivo del Piano, il miglioramento della qualità del sistema educativo.

Le prove – test oggettivi standard predisposti dall'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) - saranno somministrate all'inizio dell'anno scolastico, per evidenziare la reale preparazione degli studenti, e saranno ripetute alla fine dell'anno per verificare i miglioramenti ottenuti, rendendo possibile iniziare a valutare oggettivamente i rendimenti delle singole classi. L'Italia, infatti, è ormai l'ultimo paese in Europa nel quale la valutazione degli apprendimenti rappresenta esclusivamente un “fatto interno”, limitato al rapporto fra insegnante e studente e basato su criteri soggettivi.

Il nuovo metodo – si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca - «consentirà di valorizzare l'autonomia scolastica, poiché darà agli istituti la possibilità di valutare i propri risultati e avviare un processo di miglioramento della qualità dell'insegnamento. Vengono dunque create le premesse per creare un sistema nazionale di valutazione che sarà pienamente attivo con il completamento del corpo ispettivo, previsto nei prossimi mesi. Le scuole quindi saranno finalmente valutate su base oggettiva e sarà costituito un ranking nazionale degli istituti migliori».

Il Piano, progetto avviato in via sperimentale nell'anno scolastico 2009/2010 e articolato in più fasi, coinvolgerà gradualmente le scuole secondarie inferiori e superiori. Quest'anno i test hanno impegnato 17.600 studenti delle scuole secondarie inferiori, verificando le competenze solo relativamente alla matematica. Dal prossimo anno, invece, la valutazione riguarderà anche l'italiano e gli studenti interessati saranno 50.000. Nell'anno scolastico 2010/2011 il Piano coinvolgerà 1.000 scuole secondarie di primo grado e dal 2011-2012 anche la scuola superiore. Entro il 2013 raggiungerà il 50 per cento delle scuole secondarie inferiori, a cui sarà esteso gradualmente a partire dal 2013.

Il ricorso a questo tipo di test – continua il comunicato - «è indispensabile anche per promuovere il valore della meritocrazia. L'erogazione di borse di studio da assegnare agli studenti particolarmente meritevoli non può prescindere da una valutazione imparziale e credibile delle competenze dei ragazzi». (bg)