Ha preso il via oggi, a Milano, la Conferenza nazionale della famiglia, secondo appuntamento dopo quello del 2007, che si propone come occasione di confronto e di riflessione tra istituzioni, associazioni, imprese e altri soggetti, nella prospettiva di delineare obiettivi e strumenti delle più efficaci politiche per la famiglia.
Obiettivo della tre giorni milanese, infatti, è proprio quello di giungere – dopo un'ampia consultazione fra le forze sociali, economiche, politiche e culturali – alla formulazione di un Piano nazionale di politiche per la famiglia, che superi la logica settoriale che ha prevalso finora. Sul sito della conferenza è già disponibile, insieme ad altri contributi, lo schema di Piano elaborato dall'Osservatorio nazionale sulla famiglia, documento da sottoporre all'attenzione dei partecipanti.
Ad aprire la giornata di lavori, dopo i saluti delle autorità, Carlo Amedeo Giovanardi, sottosegretario alle Politiche per la famiglia, che ha ricordato il principale scopo dell'evento: «quello di riunire tutti gli attori, istituzionali e non, per analizzare e condividere tutte le tematiche che interessano la famiglia e proporre possibili soluzioni; per confrontarci, discutere e riflettere insieme sul futuro». Giovanardi ha poi elencato i «fattori destabilizzanti» che minacciano oggi le famiglie: fra questi, il sostegno inadeguato al desiderio di paternità e maternità, la difficoltà a conciliare l'impegno lavorativo con la vita familiare e il numero crescente di separazioni e divorzi.
Nel ricordare le iniziative attuate dal Governo negli ultimi anni per sostenere le famiglie, il sottosegretario ha detto che «sono state fatte tante cose; tuttavia, non sono sufficienti». Tre le aree su cui occorre, quindi, intervenire, sintetizzate in tre punti: «la riforma fiscale in senso più favorevole alle famiglie», «la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro» e «la necessità di inquadrare l'azione del Governo alla luce del processo di revisione costituzionale che ha configurato un nuovo quadro delle competenze dello Stato, delle regioni e delle amministrazioni locali».
Alla conferenza – organizzata dal Dipartimento per le politiche per la famiglia con il supporto dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia - sono intervenuti, fra gli altri: Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità, che ha ricordato i recenti impegni presi dal Governo in tema di conciliazione e ha sottolineato il ruolo centrale della famiglia, «principale ammortizzatore sociale»; Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle politiche sociali e Pierpaolo Donati, direttore tecnico scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla famiglia, che ha illustrato la relazione Le politiche familiari in Italia: problemi e prospettive.
Nel corso della giornata Giovanardi ha siglato un protocollo d'intesa con il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai per trasferire a livello nazionale lo standard Family audit, uno strumento per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati e attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti. (bg)