Giovani e scelte professionali

09/07/2013 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Non sempre è facile, per i giovani, scegliere quale percorso lavorativo intraprendere, soprattutto in un momento così critico come quello attuale. Nella fase difficile della scelta, ma anche prima, nell'ambiente scolastico, è importante sostenerli. Un aiuto ai ragazzi arriva da Sol (Scuola Orienta Lazio), programma sperimentale di orientamento rivolto agli studenti delle scuole secondarie inferiori.

I primi risultati del progetto, promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con l'Isfol, l'Ufficio scolastico regionale per il Lazio e l'Agenzia per lo sviluppo delle amministrazioni pubbliche, sono stati presentati il 3 luglio scorso, a Roma, in occasione di un convegno organizzato dagli enti che hanno lanciato l'iniziativa.

L'obiettivo di Sol, che ha coinvolto 25 scuole della provincia di Roma, 50 docenti e più di 1000 studenti, è proprio quello di aiutare i giovani a sviluppare le capacità utili a elaborare scelte consapevoli per futuro.

La prima fase del progetto, già conclusa, è stata dedicata alla formazione degli insegnanti e ha previsto la distribuzione di un questionario ai ragazzi, per acquisire informazioni sulle loro capacità di autovalutazione e sul rapporto con la scuola, il lavoro, la famiglia, gli amici e le scelte future. Nella seconda fase, ancora da realizzare, i docenti elaboreranno un percorso di orientamento con gli studenti.

I primi risultati evidenziano come tra i giovani prevalga l'inclinazione a scegliere mettendo in primo piano aspirazioni e interessi personali. Gli studenti indicano come fattori determinanti per le scelte ciò che a loro piace fare e la realizzazione dei propri sogni. Riguardo agli interessi professionali emerge una preferenza diffusa per l'arte, la letteratura, il mondo dello spettacolo (15,9 per cento) e l'ambito sportivo (13,5 per cento). Un dato che conferma il peso maggiore attribuito dai ragazzi alle predilezioni personali rispetto all'analisi della domanda proveniente dal mercato del lavoro.

Molti giovani si aspettano dal proprio futuro lavorativo di “raggiungere una condizione di stabilità e sicurezza” e la maggior parte degli studenti intervistati (84,4 per cento) vorrebbe partecipare ad attività di orientamento già nei primi due anni della scuola secondaria inferiore.

I risultati definitivi della sperimentazione saranno pubblicati in un volume che verrà presentato a dicembre nel corso del convegno conclusivo del progetto. (bg)

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