Famiglie con minori più povere

28/08/2013 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Cresce la povertà nel nostro Paese, soprattutto tra le famiglie ampie e in particolare tra quelle con figli minori. Il fenomeno riguarda tutto il territorio nazionale, ma è più diffuso nel Mezzogiorno. È quanto emerge dal recente rapporto dell'Istat La povertà in Italia. I dati, riferiti al 2012, mettono in luce l'aumento sia dell'incidenza di povertà relativa sia dell'incidenza di povertà assoluta: tra il 2011 e il 2012 la prima è salita dall'11,1 per cento al 12,7 per cento, la seconda dal 5,2 per cento al 6,8 per cento.

L'incremento della povertà relativa riguarda molte tipologie familiari, fra le quali le coppie con uno o due figli, le famiglie con persona di riferimento dirigente o impiegato, le famiglie con tutti i componenti occupati e con componenti occupati e ritirati dal lavoro.

Se andiamo a vedere, in particolare, i dati sulle famiglie con figli, notiamo che per le coppie con un figlio l'incidenza di povertà relativa è passata dal 10,4 per cento al 15,4 per cento, mentre per le coppie con due figli è salita dal 14,8 per cento al 17,4 per cento. L'aumento dell'incidenza di povertà relativa ha interessato, in particolare, le famiglie con figli minori: tra queste, infatti, è passata dal 15,6 per cento al 18,3 per cento (dal 13,5 per cento al 15,7 per cento se con un figlio minore, dal 16,2 per cento al 20,1 per cento se con due).

Ad eccezione dell'Abruzzo, dove il valore dell'incidenza di povertà relativa non è statisticamente diverso dalla media nazionale, in tutte le altre regioni del Mezzogiorno il fenomeno è più diffuso rispetto al resto del Paese. Le situazioni più gravi, si spiega nel report, si riscontrano tra le famiglie residenti in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

L'incidenza di povertà assoluta aumenta tra le famiglie con tre, quattro e cinque o più componenti, che nella maggioranza dei casi sono famiglie con figli: coppie con un figlio (dal 4 per cento al 5,9 per cento, se minore dal 5,7 per cento al 7,1 per cento), con due figli (dal 4,9 per cento al 7,8 per cento, se minori dal 5,8 per cento al 10 per cento) e soprattutto coppie con tre o più figli (dal 10,4 per cento al 16,2 per cento, se minori dal 10,9 per cento al 17,1 per cento).

Peggiorano le condizioni delle famiglie con tutti i componenti occupati o con a capo un occupato. Oltre che tra le famiglie di operai e di lavoratori in proprio, la povertà assoluta cresce, anche se su livelli più bassi, tra gli impiegati e i dirigenti.

I dati rivelano che su 4 milioni 814 mila persone in povertà assoluta, 2 milioni 347 mila risiedono nel Mezzogiorno, 1 milione 058 mila sono minori e 728 mila anziani. (bg)

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