Una ricognizione dei progetti di legge in discussione al Parlamento in materia di bullismo e cyberbullismo
Negli ultimi anni, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo ha ricevuto una crescente attenzione da parte dell’ordinamento italiano anche a fronte dell’espansione di comportamenti prevaricatori posti in essere, anche attraverso l’utilizzo della rete, soprattutto a danno di adolescenti e del verificarsi di numerose vicende di cronaca dall’epilogo drammatico. Il bullismo è un fenomeno multiforme che rappresenta l’espressione di un malessere sociale che si traduce in una serie di comportamenti aggressivi di tipo abusivo/oppressivo e diffuso soprattutto in ambito giovanile. Fenomeno certamente più recente è invece il cyberbullismo, ovvero la manifestazione online del bullismo. Negli ultimi anni, infatti, gli episodi di bullismo – che si realizzano tradizionalmente nei luoghi ove i/le bambini/e gli/le adolescenti sono maggiormente a stretto contatto tra loro e dove sono meno controllabili da genitori, insegnanti ed educatori (scuola, ambienti sportivi, spazi ricreativi, etc.) – si sono progressivamente spostati nel mondo virtuale di internet e dei social network. L’Italia è stato tra i primi Paesi europei a introdurre la parola cyberbullismo all’interno del proprio ordinamento grazie all’approvazione della legge 29 maggio 2017, n. 71, Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. Tuttavia, prima di questa importante riforma, l ’ordinamento non contemplava una normativa espressamente regolatrice del problema, bensì interventi disorganici che solo indirettamente si riferivano al bullismo, senza però darne una definizione precisa o univoca.
In allegato una ricognizione di progetti di legge sul tema del bullismo e del cyberbullismo.
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Progetti di legge in materia di bullismo e cyberbullismo | 173.59 KB |