Il contesto
Le attività di assistenza tecnica si inseriscono nell'ambito programmatico e di indirizzo generale del Quadro Strategico Nazionale per la politica aggiuntiva 2007-2013 (QSN) nonché all'interno degli obiettivi specifici precisati nel documento del febbraio 2008 “Azioni di sistema e assistenza tecnica per gli obiettivi di servizio 2007-2013”, in particolare per quanto indicato alla voce “Azioni di sistema e assistenza tecnica per il conseguimento dei target relativi ai servizi per l’infanzia”. L’attuazione del Piano straordinario di intervento sosterrà direttamente le Regioni del Mezzogiorno nel raggiungimento dei target degli indicatori “Diffusione dei servizi per l’infanzia” e “Presa in carico degli utenti” definiti nel QSN per l’obiettivo di servizio “Aumento dei servizi di cura alla persona”, (cfr. Allegato del Cipe n. 82 del 3.8.2007, indicatori S.04 e S.05).
La linea portante del progetto è rafforzare la strategia collaborativa tra i differenti livelli di governo (nazionale, regionale e locale) al fine di garantire l’uniformità dell’offerta di servizi socio-educativi per la prima infanzia (0-3 anni) sul territorio nazionale, realizzando azioni idonee a sviluppare capacità di indirizzo, di monitoraggio e valutazione dei processi, di creazione di standard e dispositivi comuni, in collegamento con i processi europei.
L’ambizione che guida nella realizzazione del piano di attività è quella di contribuire fattivamente al miglioramento della qualità della vita dei bambini e delle bambine attraverso l’attivazione di un circuito virtuoso finalizzato al rafforzamento delle istituzioni e dei servizi che hanno il compito di dare attuazione ai loro diritti umani fondamentali.
Le finalità e gli obiettivi operativi
Il Programma di attività persegue quindi due finalità generali:
- sostenere le azioni e gli adempimenti propri della politica ordinaria del Dipartimento delle Politiche per la famiglia e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali al fine di assecondare il conseguimento degli obiettivi di servizio e garantire coerenza con le scadenze fissate per il raggiungimento dei target,
- supportare le otto Amministrazioni regionali del Mezzogiorno nel processo di conseguimento degli obiettivi di servizio con specifico riferimento ai target relativi ai servizi per l’infanzia.
In particolare, il Progetto ha come obiettivi operativi per le otto Regioni:
- potenziare le loro capacità progettuali, di programmazione, controllo e innovazione nel settore dei servizi socio-educativi, per la prima infanzia;
- rafforzare lo sviluppo e l’integrazione di sistemi di monitoraggio regionali dei servizi offerti, basati anche sulla valutazione delle condizioni quantitative e qualitative di erogazione dei servizi da parte della utenza;
- favorire il confronto tra le stesse Regioni del Mezzogiorno e con le altre Regioni, individuando sperimentazioni ed esperienze avanzate disponibili, allo scopo di facilitare lo scambio di esperienze e gemellaggi;
- favorire l’analisi e lo sviluppo di possibili modelli organizzativi con particolare attenzione al controllo dei costi di gestione dei servizi, per muoversi verso la definizione di costi standard e dei livelli essenziali.
Le azioni qui di seguito delineate sono proiettate al conseguimento degli obiettivi operativi indicati precedentemente attraverso la progettazione e la realizzazione di un insieme di azioni di formazione, documentazione e scambio di esperienze.
Il percorso vuole attivare la creazione di una comunità di saperi e di pratiche professionali, che generi connessioni e circuiti virtuosi di scambio e di crescita personale, professionale, istituzionale e di sistema attraverso il coinvolgimento attivo di dirigenti, amministratori e operatori dei servizi. La predisposizione del Piano operativo sarà sostenuta da una serie di azioni complementari e, almeno in parte preliminari all’avvio di quelle più propriamente formative e di assistenza alle Regione :
- a. Costituzione del Nucleo Operativo di Coordinamento(NOC), composto da rappresentanti: delle otto Regioni; del Dipartimento politiche per la famiglia; del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali; del Comitato tecnico scientifico del CNDAIA; dell’Istituto degli Innocenti; da due/tre rappresentanti del Gruppo tecnico interregionale di coordinamento delle Regioni, per gli opportuni raccordi fra progetto di assistenza tecnica e piano nidi nazionale. Il NOC ha funzioni di indirizzo, confronto e monitoraggio. All’interno di questo organismo saranno decisi i contenuti delle attività di formazione e di approfondimento tematico.
- b. Organizzazione di un incontro di avvio interno al NOC quale momento di confronto e co – progettazione preliminare alla pianificazione esecutiva.
- c. Analisi dei Piani d’Azione previsti nell’ambito del meccanismo premiale QSN delle otto regioni coinvolte dal processo di Assistenza tecnica.
Il Piano operativo delle attività di accompagnamento e assistenza tecnica si articolerà nei seguenti assi di sviluppo:
1. Formazione, distinta in tre componenti complementari:
- a. Formazione coordinata e centralizzata di base, con contenuti a forte tecnicalità per rafforzare le competenze professionali di funzionari e tecnici delle amministrazioni regionali. I temi saranno individuati a partire dai bisogni condivisi delle otto Regioni. Programmazione e organizzazione di un ciclo di incontri su temi specifici tesi a creare uno sfondo culturale comune anche attraverso il coinvolgimento delle altre Regioni e la valorizzazione di esperienze locali individuate come buone prassi. Gli incontri saranno lo strumento per costruire e rafforzare quadri di riferimento comuni, cioè orientamenti, principi e obiettivi che sottendono le scelte e le azioni di programmazione e operative utili alla realizzazione di documenti di orientamento di cui al punto 4
- b. Assistenza tecnica in loco, complementare in particolare alla formazione di base, quest’attività è volta ad aiutare le Regioni nella progettazione e attuazione delle attività di animazione sui territori.
2. Documentazione, si intende documentare il progetto nel suo complesso per dare evidenza ai contenuti e alle attività di formazione, accompagnamento e assistenza svolte. Finalità sottesa a questa funzione è quella di costruire una memoria condivisa dei lavori che rafforzi la funzione e le relazioni interne al NOC e tra i partecipanti. La documentazione delle attività formative, informative e di assistenza consentirà quindi di lasciare traccia di un progetto di cui si può ipotizzare anche la replicabilità sia a scala nazionale che locale. Si prevede la produzione di dispense tematiche, di uno strumentario atto a sostenere il lavoro dei funzionari e degli operatori, manuali.
3. Comunicazione e assistenza telematica, attraverso la costruzione di uno spazio web dedicato all’interno del Portale www.minori.it. Che sarà costantemente aggiornato per informare sullo sviluppo del piano e delle singole iniziative. E’ prevista la creazione di un’area riservata nella quale raccogliere documenti, materiali e sperimentare strumenti di comunicazione condivisa. Nell’area dedicata sarà attivato anche un help desk telematico per l’assistenza tecnica e vi sarà reperibile tutta la documentazione prodotta.
4. Elaborazione di Linee di orientamento, la scelta dei temi per le attività formative e gli incontri tecnici, nonché la metodologia formativa prescelta, saranno coerenti con l’esigenza di produrre materiali e contenuti per la predisposizione di un documento di Orientamenti (Linee guida) per la realizzazione e la promozione dei servizi per l’infanzia. Questo documento dovrebbe aiutare a creare una base comune di conoscenza su tre aree: terminologia utilizzata per denominare i servizi, i concetti di riferimento, le procedure.
5. Organizzazione di un Piano di scambi e gemellaggi tra Regioni italiane, con attività da allargare a tutto il livello nazionale, riconducendolo anche all’interno del Piano di monitoraggio. Gli scambi e i gemellaggi hanno l’obiettivo di rafforzare la traduzione tecnico – operativa dei contenuti della formazione e sostenere l’attuazione del piano di sviluppo dei servizi socioeducativi adottato da ciascuna delle otto regioni del Mezzogiorno. L’azione sosterrà anche le reti di relazione già esistenti.
Allegato | Dimensione |
---|---|
![]() | 10.5 KB |