Minori stranieri soli, seminario online il 6 ottobre

ragazzo che cammina da solo per evocare i temi della presa in carico e dell’accompagnamento dei minorenni stranieri non accompagnati, al centro del seminario I minori non accompagnati: quale sfida di presa in carico e accompagnamento, con uno sguardo specifico sul penale minorile

La presa in carico e l’accompagnamento dei minorenni stranieri non accompagnati, con un’attenzione specifica alle esperienze nel sistema penale minorile è il tema del seminario online che si terrà il 6 ottobre, dalle 9 alle 13. Una giornata di studio organizzata dal Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia insieme al Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) e altri partner nell’ambito del progetto Re-integrando - Minorenni e giovani adulti stranieri del sistema penale minorile: dalle criticità in evoluzione, alla reintegrazione nella società, in una prospettiva di empowerment individuale e di convivenza civile.

Il seminario I minori non accompagnati: quale sfida di presa in carico e accompagnamento, con uno sguardo specifico sul penale minorile sarà condotto dallo psicologo clinico e psicoantropologo Isam Idris, autore di molti studi sui bambini e gli adolescenti migranti soli e sui ragazzi di seconda generazione. Idris spiegherà chi sono i minorenni stranieri non accompagnati, qual è il loro background migratorio e come si colloca l’esperienza nell’ambito penale nei loro percorsi di vita, soffermandosi anche su altri aspetti, come le reti di riferimento sul territorio e i percorsi di accompagnamento.

Il programma dell’incontro, a cui interverranno anche rappresentanti istituzionali e altri esperti, è disponibile sul sito del Cnca, nella pagina dedicata.

L’obiettivo generale del progetto Re-integrando, finanziato dal Ministero dell’interno e realizzato dal Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità insieme al Cnca e altri partner, è quello di sviluppare e rafforzare le azioni e i progetti educativi rivolti ai minorenni e ai giovani adulti stranieri – accompagnati e non – che transitano nel sistema della giustizia minorile, in area penale interna ed esterna, per creare prospettive di integrazione sociale ed empowerment individuale, e per preparare l’uscita dal circuito penale con percorsi alternativi alla detenzione. «L’obiettivo generale – si legge nel sito del Cnca - si declina in tre dimensioni principali: conoscitiva, rivolta ad aumentare il grado di comprensione delle condizioni dei minorenni e giovani adulti stranieri sottoposti a procedimenti penali di privazione della libertà o a misure esterne di messa alla prova; formativa (capacity building), rivolta ad aumentare le competenze degli operatori coinvolti negli interventi diretti a minorenni e giovani adulti stranieri; rafforzativa, rivolta a sostenere ed integrare i percorsi di trattamento ed i progetti educativi con gli adolescenti stranieri».

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