Rapporto Unicef-Oms sulla malaria

25/09/2015 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Tra il 2000 e il 2015 il tasso di mortalità per malaria dei minori sotto i cinque anni è diminuito del 65 per cento, con una stima di circa 5,9 milioni di bambini salvati. Nonostante i progressi raggiunti, circa 3,2 miliardi di persone - quasi la metà della popolazione mondiale - sono a rischio di contrarre la malattia. Lo rivela il rapporto dell'Unicef e dell'Oms Achieving the Malaria Millennium Development Goal Target, lanciato di recente.

Da un lato il rapporto dà buone notizie (i dati mostrano infatti che l'obiettivo di sviluppo del millennio di fermare la malaria entro il 2015 è stato raggiunto “in modo convincente”, con nuovi casi diminuiti del 37 per cento in 15 anni), ma dall'altro evidenzia che c'è ancora molta strada da fare per eliminare la malattia.

Secondo i dati forniti dall'indagine, nel 2014 13 Paesi non hanno riportato alcun caso di malattia e 6 Paesi meno di 10 casi. I miglioramenti più rapidi sono avvenuti nel Caucaso e in Asia centrale, che nel 2014 non ha registrato nessun caso, e in Asia orientale.

Altri dati, però, rivelano che nel solo 2015 ci sono stati circa 214 milioni di nuovi casi di malaria e circa 438.000 persone sono morte di questa malattia prevenibile e curabile. In 15 Paesi, soprattutto in Africa sub-sahariana, si registrano l'80 per cento dei casi e il 78 per cento dei decessi a livello globale nel 2015. Le morti dei bambini sotto i cinque anni rappresentano più di due terzi di tutti i decessi connessi con la malattia.

«La malaria uccide per la maggior parte bambini, soprattutto quelli che vivono nelle aree più povere e remote. Il modo migliore per celebrare il progresso a livello mondiale nella lotta contro la malaria è di impegnarci a raggiungere e curare questi bambini. Sappiamo come prevenire e curare la malaria. Dal momento che siamo in grado di farlo, dobbiamo farlo», ha detto il direttore generale dell'Unicef Anthony Lake in occasione del lancio del rapporto.