Banca d’Italia, “Indagine straordinaria sulle famiglie italiane nel 2020”

23/07/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Oltre la metà della popolazione dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare, in seguito alle misure adottate per il contenimento dell’epidemia di Coronavirus. Più di un terzo afferma di non avere risorse liquide sufficienti a far fronte alle spese per consumi essenziali della famiglia per un periodo di tre mesi. Sono alcuni dati che emergono dall’Indagine straordinaria sulle famiglie italiane nel 2020 realizzata dalla Banca d’Italia tra aprile e maggio scorsi.

La ricerca è stata condotta su un campione di 3.079 persone per raccogliere informazioni qualitative sulla situazione economica e sulle aspettative delle famiglie durante la crisi legata alla pandemia di Covid-19.

Secondo i dati forniti dall’indagine, poco meno della metà delle persone dichiara che prima dell’emergenza sanitaria arrivava alla fine del mese con difficoltà, con quote più elevate per i lavoratori dipendenti a termine e per i disoccupati (rispettivamente pari al 55% e al 64%).

Negli ultimi due mesi, corrispondenti alla fase più rigida delle misure di contenimento dell’epidemia, oltre la metà delle persone dichiara di aver subito una riduzione nel reddito familiare, anche tenendo conto degli eventuali strumenti di sostegno ricevuti; per il 15% il calo è di oltre la metà del reddito complessivo. L’impatto è più negativo tra i lavoratori indipendenti: quasi l’80% ha subito un calo nel reddito e per il 36% la caduta è di oltre la metà del reddito familiare.

Circa la metà della popolazione si aspetta una riduzione del reddito familiare anche nell’arco dei prossimi dodici mesi, anche se di intensità inferiore a quella degli ultimi due mesi: solo il 7% ritiene che tra un anno il reddito della sua famiglia avrà subito un calo di oltre il 50% rispetto a quello precedente l’emergenza sanitaria. Anche tra coloro che riportano una caduta di oltre il 50% del reddito negli ultimi due mesi, più della metà si aspetta che tra un anno il calo sarà ridimensionato e il 15% ritiene che il reddito tornerà ai livelli precedenti l’emergenza sanitaria.

Altri dati evidenziano che quasi il 40% delle persone indebitate dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa della crisi; la quota è più elevata nel Centro e nel Mezzogiorno.

L’emergenza sanitaria incide negativamente anche sulle aspettative di spesa: circa il 30% della popolazione dichiara di non potersi permettere di andare in vacanza la prossima estate e quasi il 60% ritiene che anche quando l’epidemia sarà terminata le proprie spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno comunque inferiori a quelle pre-crisi.

L’indagine è disponibile online sul sito della Banca d’Italia, nella notizia dedicata.