Ascolto e partecipazione dei minori stranieri soli, volume Agia

cover della pubblicazione Agia Ascolto e partecipazione dei minori stranieri non accompagnati come metodologia di intervento

È online, sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), la pubblicazione Ascolto e partecipazione dei minori stranieri non accompagnati come metodologia di intervento, che presenta i risultati delle visite condotte dall’Authority nelle strutture del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) per minori stranieri soli gestite dai comuni di Amelia (Terni), Aradeo (Lecce), Bologna, Cremona, Pescara e Rieti.

Il volume riporta il punto di vista dei ragazzi, oltre a una serie di raccomandazioni raccolte nelle conclusioni e formulate proprio a partire dai racconti dei giovani.

Nel testo si sottolinea la necessità di velocizzare le procedure amministrative per ottenere il permesso di soggiorno e rendere uniformi le prassi su tutto il territorio nazionale. «I ragazzi oggi – si spiega nel sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza - devono aspettare anche sei mesi prima di avviare un percorso di inserimento e questo genera ansie, timori, frustrazioni, oltre che una più generale incomprensione dei meccanismi burocratici. Occorre garantire la presenza, in ogni fase del percorso, di un mediatore culturale che possa colmare le difficoltà di comprendere le procedure e la loro “paura di tornare indietro”. Per le stesse ragioni va assicurata la tempestiva nomina del tutore volontario».

Secondo quanto evidenziato dal documento, per promuovere un effettivo processo inclusivo è fondamentale creare occasioni di socializzazione e aggregazione con la comunità e agevolare l’apertura di un conto corrente bancario intestato al minorenne straniero, nel rispetto dei limiti previsti dalle norme vigenti. Nella stessa direzione, infine, va l’invito a rendere omogeneo in tutta Italia il ricorso al prosieguo amministrativo, che rappresenta uno strumento di accompagnamento all’età adulta e di facilitazione nel percorso di inclusione.   

«Ciò che emerge dai racconti condivisi – si legge nelle conclusioni - è una pluralità di desideri e di aspirazioni, oltre a una forte capacità di resistere e di ripartire, guardando con speranza al futuro e impegnandosi a perseguire un’effettiva e piena integrazione».

Le visite sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), il Servizio centrale - struttura di coordinamento del Sai, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e l’Unicef.

Il volume è disponibile nella sezione “Pubblicazioni” del sito dell’Authority.

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