L’impatto degli abusi fisici ed emotivi subiti dai minorenni palestinesi detenuti è aumentato vertiginosamente, con ricadute molto pesanti sulla capacità di recupero dei bambini. La nuova ricerca di Save the Children Injustice rivela che quattro ragazzi su cinque sono picchiati e quasi la metà di loro è ferita al momento dell’arresto; tra le ferite ci sono quelle da arma da fuoco e fratture ossee.

Per la realizzazione dell’indagine Save the Children e un’organizzazione partner hanno consultato 228 ex minorenni detenuti da uno a 18 mesi in tutta la Cisgiordania: la maggior parte di loro è stata picchiata, ammanettata e bendata durante l’arresto. Questi giovani, inoltre, sono stati interrogati in luoghi sconosciuti senza la presenza di qualcuno che se ne prendesse cura e spesso privati di cibo, acqua e sonno, o dell’accesso all’assistenza legale.

«Il principale crimine presunto per queste detenzioni – si legge nel sito di Save the Children - è il lancio di pietre, che può comportare una condanna a 20 anni di carcere per i minori palestinesi».

Secondo i dati della ricerca, durante l’arresto il 42% degli under 18 è rimasto ferito, riportando ferite da arma da fuoco e ossa rotte, e il 65% è stato arrestato durante la notte, perlopiù tra mezzanotte e l’alba.

La maggior parte dei ragazzi ha subito abusi fisici ed emotivi, inclusi percosse (86%), minacce (70%) e colpi con bastoni o pistole (60%); alcuni hanno denunciato violenze e abusi di natura sessuale. Il 70%, inoltre, ha dichiarato di soffrire la fame, il 68% ha affermato di non aver ricevuto alcuna assistenza sanitaria e al 58% sono state negate le visite o la comunicazione con la propria famiglia durante la detenzione.

L’indagine è disponibile, in inglese, sul sito di Save the Children, nella sezione “Pubblicazioni”.

Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alla tematica Minori detenuti, raggiungibile dal menù di navigazione “Temi”.