Rassegna bibliografica 1/2010 - Alunni stranieri in Italia

Il percorso di lettura della Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza 1/2010 curato da Maddalena Colombo (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi), dà conto in questo numero del quadro complessivo relativo alla presenza di alunni stranieri nei diversi ordini di scuole dall’infanzia alle scuole superiori in Italia.

Pur nella comprensibile difficoltà di fissare questa realtà composita e in continua evoluzione, molte ricerche hanno esplorato – soprattutto a livello locale – le problematiche di questi alunni che negli ultimi quindici anni sono esponenzialmente aumentati: da 7.837 nel 1996/1997 (pari allo 0,7% dell’intera popolazione scolastica), si è passati a 130.012 iscritti nell’ultimo anno scolastico disponibile (2008/2009), pari al 7% del totale. Già nella scuola dell’infanzia, rileva Colombo, si manifestano difficoltà legate al rischio di etnicizzazione delle differenze e di rifiuto della multiculturalità. Tuttavia non mancano le testimonianze positive di un dialogo possibile, soprattutto quando la scuola si assuma il compito di accompagnare e coinvolgere bambini e genitori (sia autoctoni sia stranieri) in un percorso di conoscenza reciproca attraverso esperienze informali, che portino tacitamente all’accettazione dell’alterità e alla mediazione tra le culture. Scuola primaria e secondaria di primo grado presentano l’incidenza maggiore di alunni stranieri e concomitanti fenomeni di chiusura e intolleranza da parte dei ragazzi, riconducibili anche ad atteggiamenti di identificazione etnica/gruppale, tipici della fase di crescita adolescenziale. L’elevata incidenza si riflette necessariamente sull’assetto delle classi e sul lavoro didattico che deve adeguarsi prevedendo opportuni percorsi di tematizzazione della diversità e di sostegno dell’integrazione culturale e linguistica. Percorsi la cui riuscita dipende sempre molto dalla sensibilità delle persone e dal clima organizzativo del contesto in cui si opera. Dalla seconda infanzia all’adolescenza diventa anche più rilevante il modo in cui il ragazzo straniero si pone nei confronti della scuola: pur dovendo spesso misurarsi con varie difficoltà oggettive (l’impaccio linguistico iniziale, l’entrata nel sistema scolastico a ciclo o a anno scolastico iniziato, la mancata iscrizione nella classe corrispondente all’età, l’instabilità residenziale), si riscontra comunque una forte motivazione ad adattarsi ai contesti scolastici e a tenere alte le proprie aspettative, pur in presenza di relazioni difficili con i pari e a dispetto delle proprie specificità. La parte filmografica del percorso tematico, a cura di Fabrizio Colamartino, compie una ricognizione sui documentari girati a partire dai primi anni Novanta sul tema dell'integrazione scolastica dei giovani immigrati. A emergere è il ritratto di una società multietnica di fatto ma che, specie per quanto riguarda l'ambito scolastico, ancora esita a individuare le corrette strategie e gli strumenti giusti per includere gli immigrati di seconda generazione in un tessuto culturale sempre più contraddittorio e complesso. Come di consueto, poi, la Rassegna bibliografica presenta oltre al percorso tematico una ricca selezione di proposte di lettura italiane e internazionali ordinate secondo uno specifico sistema di classificazione.

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