L'attività di analisi, prevista dall'art. 3 della L. 451/1997, si basa sulla rielaborazione di dati raccolti sia attraverso l'attività di ricerca e monitoraggio svolta internamente, sia derivati da altre fonti selezionate. Queste attività mirano a indagare la condizione di vita di bambini e ragazzi attraverso raccolte di dati e informazioni originali, e a testimoniare l’evoluzione temporale di alcuni fenomeni di particolare interesse.
Per quanto riguarda in particolare l'attuazione delle politiche, fonte primaria sono Regioni e Comuni. Oggetto di attenzione sono le condizioni dell'infanzia e adolescenza in generale e anche singoli argomenti di maggiore attualità o complessità.
Vengono realizzate periodicamente le ricognizioni sullo stato d'attuazione e sugli effetti della legislazione (anche quella non direttamente destinata ai minori) al fine di delineare un quadro sulle linee di tendenza e lo stato di avanzamento della programmazione rivolta all'infanzia e all'adolescenza nel quadro dei principi e dei diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo.
Si utilizzano, infine, diverse strategie di ricerca sociale, collezionando significativi esempi di attività di indagine di natura censuaria e campionaria e facendo spesso ricorso alle tecniche dei focus group e delle interviste a testimoni privilegiati.
Usa i filtri per perfezionare la ricerca
Il Quaderno 64 del Centro nazionale riporta gli esiti di un’indagine campionaria sul benessere di preadolescenti e adolescenti promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche...
Il principale obiettivo della ricerca è di natura strettamente esplorativa: sondare la percezione dei disturbi e delle difficoltà di apprendimento da parte di tutti quei soggetti che sono a stretto contatto con i ragazzi tra i 6 e i 14...