In questo numero 4/2017

N. 4/2017

Proposte di lettura

Focus internazionale

I nostri antenati

 

Il nuovo numero delle Rassegna bibliografica 4/2017 presenta, come di consueto, gli studi di maggiore interesse sui temi riguardanti l’infanzia e l’adolescenza recentemente pubblicati e acquisiti dalla Biblioteca Innocenti Library.

Tra i diversi argomenti trattati, segnaliamo sul tema della continuità degli affetti nell’affidamento familiare, lo studio realizzato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (2017) che presenta il monitoraggio annuale dell’applicazione della legge 173/2015 in materia e le raccomandazioni indirizzate ai servizi sociali e alle autorità giudiziarie per attuare prassi omogenee su tutto il territorio nazionale.

In ambito di prevenzione dell’allontanamento dal proprio nucleo familiare, le Linee di indirizzo nazionali: l'intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità: promozione della genitorialità positiva, realizzate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (2017) hanno l’obiettivo di fornire indicazioni unitarie riguardo all’identificazione delle azioni possibili per fronteggiare le diverse situazioni di vulnerabilità familiare, favorire la permanenza del bambino nella propria famiglia, garantire la stabilità della sua collocazione e la continuità del suo senso di appartenenza a essa. Sul tema dell’accoglienza residenziale di bambini e adolescenti, le Linee di indirizzo per l’accoglienza nei servizi residenziali per minorenni, predisposte dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali (2017), intendono indirizzare, sostenere e dare unitarietà agli interventi di accoglienza residenziale familiare e di tipo familiare realizzate in tutto il territorio nazionale, individuando azioni operative comuni.

Sul versante della povertà educativa, il rapporto dell’associazione Con i bambini, Povertà educativa: servizi per l’infanzia e i minori (2018), presenta i dati nazionali relativi alla diffusione di asili nido e servizi per la prima infanzia; alla presenza di biblioteche, di palestre nelle scuole e allo stato e alla raggiungibilità degli istituti scolastici, mettendo in evidenza la marcata spaccatura Nord-Sud del Paese. In ambito di disuguaglianze, il rapporto di Save the Children, (Non) tutti a mensa (2017), fa emergere come il servizio di refezione scolastica non sia accessibile a tutti i bambini in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, essendo un servizio a domanda individuale e non un servizio pubblico essenziale; se ne auspica, quindi di riconoscerne il diritto in termini educativi e di sana alimentazione.

In ambito socioeducativo, il nuovo rapporto annuale di Monitoraggio del piano di sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia (Istituto degli Innocenti, 2018) presenta i dati di tipo quantitativo e qualitativo al 31 dicembre 2016 evidenziando, ancora una volta, la diversa distribuzione territoriale dell’offerta dei servizi nel Paese.

Restando in tema, il nucleo monotematico In dialogo con le famiglie, di Paola Milani, Chiara Sità e Anna Montanaro (in «Nidi d’infanzia», 4, 2017), approfondisce la partecipazione dei genitori alla vita del nido offrendo interessanti spunti di riflessione per la costruzione di un proficuo rapporto di collaborazione fra educatori e genitori. L’approfondimento Bambini e animali (in «Bambini», 10, 2017), di Elena Mignosi et al., mette invece in evidenza l’importanza di favorire le esperienze di contatto tra bambini e animali per comprendere i propri e gli altrui sentimenti, sviluppare i concetti di cura e di responsabilità, creare un nuovo rapporto con la natura. L’Arte come sperimentazione è il titolo del nucleo monotematico di Franca Zuccoli et al. (in «Bambini», 7, 2017), in cui vengono presentate una serie di esperienze e attività legate all'arte realizzate con i bambini dei nidi e delle scuole dell'infanzia in contesti differenti (scuole, musei, case di riposo, servizi per l'infanzia).

Cambiando argomento, l’articolo di Elisa De Belvis, Il diritto dell’adottato di conoscere le proprie origini biologiche (in «Famiglia e diritto», 10, 2017) riflette sull’importanza del diritto al parto anonimo a tutela del diritto alla vita, per questo l’autrice invita il legislatore, anche ove intendesse procedere a una diversa valutazione, a tener presente che l’interesse tutelato, sebbene riconducibile al momento del parto, è un interesse di primaria importanza.

Sul versante dell’innovazione sociale, il libro Volontariato e innovazione sociale oggi in Italia, a cura di Emmanuele Pavolini e Ugo Ascoli (Il mulino, 2017), riflette su quale sia oggi, in Italia, il ruolo dell’azione volontaria, in un tempo di grandi cambiamenti sociali e di fronte alla crisi del welfare state.

In ambito della comunicazione, il rapporto dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, La tutela dei minorenni nel mondo della comunicazione (2017), approfondisce vari aspetti legati al tema dell’informazione, come il diritto di cronaca, la Carta di Treviso su informazione e minorenni, i minorenni e la comunicazione radiotelevisiva, il rapporto tra web e nuove generazioni.

Con un taglio di ricerca diversificato, il libro curato da Alessandra Foscato, Costanza Gislon Dopfel e Antonella Parmeggiani, Nascere: il parto dalla tarda antichità all’età moderna (Il mulino, 2017), attraverso l’analisi di varie tipologie di fonti (testuali, iconografiche, archeologiche), analizza l’evento nascita nella cultura occidentale.

 

Nel Focus internazionale il rapporto Progress for every child in the SDG era - Progressi per ogni bambino nell’era degli SDG (Unicef, 2018) fornisce una valutazione preliminare sull’implementazione a livello globale degli obiettivi di sviluppo sostenibile (sustainable development goals) riguardanti l’infanzia e relativi a 5 aree: sopravvivenza e prosperità; apprendimento; protezione dalla violenza e dallo sfruttamento; ambiente pulito e sicuro ed eque opportunità per ogni bambino. Dal rapporto emerge un quadro allarmante, soprattutto perché una larga parte di popolazione minorile vive in Paesi dove non ci sono dati sufficienti per monitorare i progressi nell’implementazione di almeno due terzi degli indicatori SDG relativi all’infanzia.

Il rapporto The war on children - La guerra contro i bambini (Save the Children, 2018), individua le principali preoccupazioni per la sicurezza e il benessere dei bambini che vivono in aree di conflitto. Nonostante la carenza di dati sulle conseguenze dei conflitti armati sui bambini, dal rapporto emerge con chiarezza che le violazioni contro i bambini sono aumentate in numero e gravità durante gli ultimi anni. In particolare, dall’inizio degli anni Novanta il numero di bambini che vivono in zone di conflitto è aumentato più del 75% passando da circa 200 milioni a 357 milioni nel 2016. Tra questi, 156 milioni di bambini sono coinvolti in conflitti ad alta intensità, cosa che ha ripercussioni sull’accesso all’istruzione e alle strutture sanitarie e su una maggiore esposizione alla violenza. Si indicano, quindi, una serie di raccomandazioni rivolte a Stati, militari e tutti gli attori che hanno un’influenza sulla vita dei bambini durante i conflitti.

Nella sezione degli Antenati, infine, si presenta il libro di Chiara Saraceno, Sociologia della famiglia (Il mulino 1988), che, basandosi su un approccio storico-comparativo, analizza come la famiglia sia stata definita e regolata nel mondo occidentale e in altre società.