Attività svolte nell'ambito del Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti
FORMAZIONE
E’ stato realizzato, con la Fondazione Montessori, un percorso sul cooperative learning formato da due moduli. Il primo modulo, più teorico, per fornire alle insegnanti le metodologie e le tecniche e per progettare le attività didattiche svolte in classe con questa metodologia. Il secondo modulo, basandosi sull’intreccio tra teoria e prassi, ha previsto la verifica e riprogettazione in itinere dell’attività svolta con i bambini oltre a riflessioni collegiali sulle pratiche includenti. Obiettivo del percorso è stato anche quello di sviluppare la motivazione del personale coinvolto nel progetto e di fornire le metodologie e le tecniche di una didattica cooperativa.
LABORATORI
L’attività laboratoriale ha visto la partecipazione delle due classi (5A e 5C) della primaria Alighieri e una classe della secondaria Gaslini, che hanno realizzato un percorso, nell’ambito di un progetto di continuità, sul tema della libertà. Una parte del laboratorio ha previsto il lavoro in gruppi interclasse: raccogliendo informazioni, documenti ed elaborando questi materiali in preparazione all’incontro/intervista con la testimone della Resistenza. La costruzione di questi momenti di lavoro in gruppo è stata documentata con riprese video successivamente selezionate e montate in un filmato proiettato in occasione della festa finale. Oltre al percorso di preparazione dell’intervista, i ragazzi hanno preso parte ad un secondo laboratorio espressivo, che ha visto loro impegnati in una ricerca sul canto di libertà, recupero della memoria storica e tradizionale, e guidati dall’esperto, hanno preparato una serie di canzoni della Resistenza. Al termine dei laboratori, i ragazzi hanno presentato in un momento di restituzione collettiva alla cittadinanza presso un teatro del quartiere, il frutto del loro lavoro.
ATTIVITÀ EXTRA-SCOLASTICHE
In continuità con l’anno precedente, gli educatori professionali del Centro servizi e famiglie in convenzione col Comune di Genova hanno operato per allargare la rete di supporto ai bambini e alle famiglie del campo di Bolzaneto.
Sono state rinforzate le attività di orientamento ai servizi attraverso l’iniziativa “Caffè al campo”: un incontro settimanale con le famiglie del campo per raccogliere i loro bisogni. Mensilmente hanno partecipato al “caffè al campo” rappresentanti dei servizi territoriali come l’Assistente Sociale del Consultorio Famigliare.
L’orientamento ai servizi ha consolidato i percorsi di collaborazione tra diverse famiglie e i servizi del SER.T per quanto riguarda i problemi di alcoldipendenza.
Con le famiglie Rom di Molassana si è proseguito il lavoro di accompagnamento ai servizi del territorio, concentrando maggiormente l’attenzione sulla regolarizzazione dei documenti, instaurando proficua collaborazione con gli uffici della Questura. Questo rappresenta sempre il primo passo nel percorso di inclusione delle famiglie Rom straniere all’interno del territorio cittadino. L’altro aspetto peculiare del lavoro con queste famiglie è stato quello legato alla situazione abitativa, non essendo più presente il campo sosta che ospitava loro fino all’autunno scorso. Legato a quest’ultimo fattore, lo sforzo dell’equipe multidisciplinare è stato quello di sostenere e dare il più possibile continuità al percorso scolastico dei minori.
ATTORI
- Comune di Genova
- I bambini e le insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Bolzaneto e Molassana
- I bambini RSC e le loro famiglie del campo di Bolzaneto e Molassana
- Gli operatori del Progetto RSC locale, i referenti e gli operatori dei servizi territoriali e tutti i partecipanti alle Équipe Multidisciplinari e ai Tavoli locali
PERCORSO IN EVIDENZA
- “Caffè al campo”: in continuità con l’anno precedente, sono state rinforzate le attività di orientamento ai servizi attraverso l’iniziativa “caffè al campo”, un incontro settimanale con le famiglie del campo e la presenza di un assistente sociale dell’ASL.
- “Percorsi Scolastici”: la collaborazione tra dirigenza scolastica, insegnanti, operatori e famiglie, ha affrontato caso per caso la situazione scolastica (frequenza, livelli di apprendimento, difficoltà, ecc.) dei bambini del territorio di Molassana legata al trasferimento delle famiglie in altri quartieri della città per l’alluvione dello scorso autunno. L’obiettivo è stato quello di contrastare l’eventuale dispersione scolastica a causa delle distanze.
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