FORMAZIONE
La formazione, rivolta a insegnanti e operatori, si è concentrata in particolare sull’acquisizione di tecniche di cooperative learning. La docente incaricata è stata la prof.ssa Lamberti dell’Università di Verona. Il percorso è iniziato con un Seminario svoltosi il 14 novembre 2013 e si è concluso dopo altri sei appuntamenti con un seminario congiunto tra le città di Bologna e Venezia il 29 Maggio 2014.
ATTIVITÀ SCOLASTICHE
Le attività scolastiche sono state improntate su tecniche di cooperative learnig e supervisionate dal team della prof.ssa Lamberti. Le attività, correlate a materie curriculari, sono state condotte dagli insegnanti delle varie classi con il supporto degli operatori.
I laboratori condotti nelle scuole target della città di Bologna sono stati i seguenti:
- Ciclofficina
- Capoeira
- Emozioni
ATTIVITÀ EXTRA-SCOLASTICHE
Le attività si sono concentrate in particolare sui seguenti obiettivi:
- creare delle relazioni di fiducia con i bambini e i ragazzi, le famiglie target;
- ricavare degli spazi adeguati per fare sostegno scolastico;
- monitorare (in rete con le Équipe Multidisciplinari) le condizioni socio-sanitarie e i rapporti delle famiglie target con scuole e servizi.
ATTORI
- Comune di Bologna
- I bambini e le insegnanti della Scuola primaria Adelfo Grosso Istituto comprensivo 5, della Scuola primaria Giuseppe Mazzini Istituto comprensivo 14 e della Scuola secondaria di primo grado Testoni - Fioravanti Istituto comprensivo 5
- I bambini RSC e le loro famiglie del campo di Navile, di Savena e Bargellino
- Gli operatori del Progetto RSC locale, i referenti e gli operatori dei servizi territoriali e tutti i partecipanti delle Équipe Multidisciplinari e Tavoli locali
PRODOTTO FINALE
Video
PROGETTO NAZIONALE PER L’INCLUSIONE E L’INTEGRAZIONE DEI BAMBINI ROM, SINTI E CAMINANTI CITTÀ DI BOLOGNA
Il video prodotto dalla città di Bologna rappresenta alcune tra le fasi più significative del percorso progettuale: l’acquisizione e la messa in pratica di tecniche di cooperative learning; lo svolgimento, di laboratori scolastici che in primo luogo favorissero il miglioramento del clima di classe; la promozione di eventi interculturali, di formazione sulle culture rom e sinti, di scambio esperienziale e metodologico con operatori e insegnanti di un’altra città coinvolta nel Progetto nazionale, in questo caso Venezia, seguendo una logica di rafforzamento di rete.
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