Progetto e organismi

Il contesto di riferimento

Il Piano Straordinario di sviluppo del sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia messo a punto dal Governo, dalle Regioni e dai Comuni definisce un'organica strategia di sviluppo per la creazione di una rete integrata di servizi socio-educativi per la prima infanzia: nidi d'infanzia, servizi educativi integrativi. Nel contesto di questa attenzione generale allo sviluppo dei servizi educativi per l'infanzia da parte del Governo si colloca anche il “Progetto di azioni di sistema e assistenza tecnica per l'obiettivo dei servizi di cura per l'infanzia” del QSN 2007-2013, che si lega alla realizzazione del Quadro Strategico Nazionale quale approccio programmatico strategico e raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri, approvato dal CIPE, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, con la deliberazione n° 82 del 3 agosto 2007.

Il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e il Dipartimento per la Famiglia presso la Presidenza del Consiglio si sono impegnati, in maniera congiunta e coordinata, a sostenere il conseguimento degli obiettivi di incrementare i servizi di cura alla persona per contribuire a una migliore conciliazione di vita lavorativa e familiare e all’incremento della partecipazione femminile al mercato del lavoro. Gli indicatori identificati per misurare tali obiettivi ed esprimere i valori target da conseguire alle scadenze del 2009 e del 2013 si riferiscono all’incremento del numero di Comuni che hanno attivato servizi per l’infanzia, all’incremento della quota di bambini in età 0-3 anni che hanno usufruito dei servizi per l’infanzia (cfr. Allegato I della delibera del CIPE n° 82/07, indicatori S.04, S.05 e relativi target).

L'obiettivo dell’intervento è quello di sostenere e rafforzare una comunità professionale di operatori pubblici che, nelle diverse competenze che afferiscono al complesso sistema dei servizi integrati per la prima infanzia, sviluppi una cultura dell'infanzia che metta al centro il bambino, i suoi bisogni ed i suoi diritti, per realizzare servizi che siano fondati sul rispetto e il riconoscimento concreto dell'identità, dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine, mantenendo alta la qualità dei servizi offerti, anche con la collaborazione degli altri soggetti come il privato sociale.

 

Il Nucleo Operativo di Coordinamento

Il Nucleo Operativo di Coordinamento (N. O. C.) è il motore centrale del complesso processo culturale teso alla creazione di una comunità di saperi e di pratiche.

Esso è composto da:

  • un rappresentante delle otto Regioni (Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Abruzzo, Molise);
  • un rappresentante del Dipartimento per le Politiche della famiglia;
  • un rappresentante del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali;
  • un rappresentante del Comitato tecnico scientifico del Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l'infanzia e l'adolescenza ;
  • un rappresentante dell’Istituto degli Innocenti.

Il Nucleo Operativo di Coordinamento allargato ha funzioni d’indirizzo, confronto e monitoraggio.

All’interno di quest’organismo si decidono i contenuti delle attività di assistenza tecnica.

L’intero percorso vedrà quindi una progettazione attenta al contributo delle Regioni per eventuali

integrazioni e adattamenti anche su specifiche esigenze o particolarità dei contesti regionali interessati.