Nascite in calo anche nel 2020, nuovo report Istat

14/01/2022 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:
scarpine rosa da neonato per evocare il concetto di natalità

Nel nostro Paese le nascite continuano a diminuire. Il recente report Istat sulla natalità e la fecondità della popolazione residente rivela infatti che nel 2020 i nati sono 404.892, circa 15 mila in meno rispetto al 2019 (-3,6%).

«Si tratta di un fenomeno di rilievo – si spiega nel documento -, in parte dovuto agli effetti “strutturali” indotti dalle significative modificazioni della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra 15 e 49 anni. In questa fascia di popolazione le donne italiane sono sempre meno numerose: da un lato, le cosiddette baby-boomers (ovvero le donne nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta) stanno uscendo dalla fase riproduttiva (o si stanno avviando a concluderla); dall’altro, le generazioni più giovani sono sempre meno consistenti. Queste ultime scontano, infatti, l’effetto delcosiddetto baby-bust, ovvero la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995, che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995. A partire dagli anni duemila l’apporto dell’immigrazione, con l’ingresso di popolazione giovane, ha parzialmente contenuto gli effetti del baby-bust; tuttavia, l’apporto positivo dell’immigrazione sta lentamente perdendo efficacia man mano che invecchia anche il profilo per età della popolazione straniera residente».

La denatalità prosegue anche nel 2021. Dai dati provvisori riferiti al periodo gennaio-settembre emerge che le nascite sono già 12 mila e 500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo l’anno precedente.

Nel report si analizzano vari aspetti, fra i quali il contributo alla natalità dei cittadini stranieri, che registra una diminuzione: i nati da genitori entrambi stranieri, scesi sotto i 70 mila nel 2016, arrivano per la prima volta nel 2020 sotto la soglia dei 60 mila (59.792, 20 mila in meno rispetto al 2012), anche per effetto delle dinamiche migratorie nell’ultimo decennio, e costituiscono il 14,8% del totale dei nati.

Altri dati rivelano che il numero medio di figli per donna scende nel 2020 a 1,24 per il complesso delle residenti, da 1,44 negli 2008-2010. Cresce l’età media alla nascita del primo figlio, che si attesta a 31,4 anni nel 2020 (oltre 3 anni in più rispetto al 1995).

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