Aumentano i minorenni accolti nelle comunità (32.185 nel 2017, a fronte dei 29.692 del 2016). Lo rivela il volume dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza La tutela dei minorenni in comunità. Terza raccolta dati sperimentale elaborata con le procure della Repubblica presso i tribunali per i minorenni 2016-2017.
La pubblicazione mette a fuoco la dimensione quantitativa e le principali caratteristiche dell’accoglienza (età e genere dei minorenni accolti, tempi di permanenza in struttura, ecc.). I dati, aggiornati al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2017, sono stati forniti dalle 29 procure della Repubblica presso i tribunali per i minorenni attraverso la compilazione di una scheda elaborata e distribuita dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano.
«La ricerca, sia pure con limiti e disomogeneità – si legge nel sito dell’Authority -, fornisce una fotografia quanto più aggiornata del fenomeno dei minorenni inseriti nel circuito di accoglienza, in attesa di un sistema di rilevazione permanente da parte dei soggetti competenti che secondo l’Autorità ha carattere di urgenza».
Dal volume emerge anche l’aumento delle strutture attive nel Paese, che dalle 3.686 del 2016 sono passate alle 4.027 del 2017, e del numero dei minori stranieri non accompagnati, pari a 11.413 nel 2016 e a 13.358 nel 2017.
Secondo i dati forniti dall’indagine, prevalgono gli ospiti di sesso maschile (61% nel 2016 e 60% nel 2017) e la maggior parte dei minorenni accolti (quasi due su tre) ha un’età compresa tra i 14 e i 17 anni (61,8% nel 2016 e 62,3% nel 2017).
Il 61% degli ospiti delle comunità presenti nel territorio italiano è di origine straniera. Tra gli ospiti stranieri, la maggior parte (circa tre su quattro) è costituita dai minori stranieri non accompagnati (46% nel 2016 e 44% nel 2017), che si concentrano in particolare in: Sicilia (37,15% nel 2016 e 37,32% nel 2017), Calabria (2,87 nel 2016 e 15,24 nel 2017), Campania (12,82% nel 2016 e 8,30% nel 2017), Emilia Romagna (8,09 nel 2016 e 7,50 nel 2017) e Lazio (7,85 nel 2016 e 5,18 nel 2017).
Altri dati rivelano l’aumento del numero dei neomaggiorenni presenti nelle strutture residenziali, sia in termini assoluti (2.617, rispetto ai 1.846 del 2016) che in termini percentuali (8,1% sul totale degli ospiti nel 2017 contro il 6,2% del 2016).