Libro Bianco media e minori 2.0

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha realizzato una nuova edizione del Libro Bianco sul tema del rapporto tra media e minori, che rinnova la ricerca originaria pubblicata nel precedente Libro Bianco del 2013-2014.
L’obiettivo dell’indagine è quello di «fotografare l’impatto che il processo di convergenza e la capillare diffusione dei new media hanno prodotto in termini di trasformazione del consumo mediale dei soggetti in età evolutiva, e porre a confronto tutti i dati di contesto (evoluzione della letteratura scientifica, normativa, attività regolatoria, emergenze dell’attualità, offerta) con la  rilevazione  del consumo mediale da parte di bambini e adolescenti».
Il nuovo Libro Bianco media e minori 2.0, realizzato con la collaborazione scientifica del Censis, è suddiviso in cinque capitoli.
Il primo passa in rassegna gli orientamenti scientifici più recenti e gli studi, interni e internazionali, in materia di fruizione della comunicazione da parte di bambini e ragazzi. Il secondo capitolo offre un quadro della disciplina normativa attuale, dai testi sovranazionali alle disposizioni interne in materia di protezione dei minori nella comunicazione, riservando uno spazio anche alle attività dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il terzo capitolo definisce il contesto (l’offerta audiovisiva e le emergenze della rete), mentre il quarto documenta il punto di vista degli stakeholder. Il quinto capitolo, infine, illustra i risultati delle rilevazioni condotte su un campione rappresentativo di genitori di bambini e preadolescenti (fino a dodici anni), con un’attenzione più marcata al consumo di media audiovisivi, e su un campione rappresentativo di adolescenti (tra i tredici e i diciassette anni) con particolare riguardo al consumo dei new media.
Il Libro Bianco mette in evidenza, fra l’altro, l’aumento del numero di minorenni vittime di cyberbullismo e la crescita del gioco d’azzardo tra gli adolescenti.
Altri temi approfonditi nell’indagine sono i contenuti lesivi, il grooming e l’abuso sessuale, la sicurezza e la privacy. Riguardo a quest’ultimo aspetto, il volume segnala, tra i rischi che bambini e ragazzi corrono online, l’uso improprio dei dati personali, la violazione del profilo, il furto d’identità o frape, la diffusione di informazioni false o riservate sul proprio conto e il contatto con persone che si fingono qualcun altro.