Violenza sui minori, rapporto Unicef Regno Unito

05/11/2014 Tipo di risorsa: Titoli:

Quali sono le dimensioni della violenza sui minori? Quali le conseguenze sul futuro dei bambini e le ripercussioni sulla società? Dal quadro del fenomeno tracciato dal rapporto dell'Unicef Regno Unito Children in danger. Act to end violence against children, presentato il 21 ottobre scorso in occasione del lancio dell'omonima campagna, emerge che ogni 5 minuti, da qualche parte nel mondo, un bambino muore a causa di un atto di violenza.

«Ciò significa che nel 2015, senza un'azione dei governi, 345 bambini e ragazzi sotto i 20 anni potrebbero morire ogni giorno a causa di violenze», si spiega nella presentazione del volume. Il rapporto mette in luce che la maggior parte dei bambini sono stati uccisi lontano da zone di guerra e che gli abusi fisici, sessuali e psicologici sono diffusi tra milioni di minori, che non sono al sicuro nelle loro case, scuole o comunità.

La violenza ha conseguenze pesantissime sulla salute e sul futuro delle nuove generazioni: i bambini che la subiscono hanno un attività cerebrale simile a quella di un soldato in guerra e un terzo dei minori che ne sono vittime ha più probabilità, nel lungo periodo, di sviluppare sintomi di disturbo post-traumatico da stress. Il rapporto, inoltre, rivela che tutti coloro che vivono in povertà hanno maggiori probabilità di essere vittime di violenza, ovunque nel mondo, e che oltre il 75 per cento delle morti di bambini causate da violenza ogni giorno derivano da rapporti interpersonali violenti, piuttosto che da conflitti.

Ma quali sono le strategie messe in atto dagli Stati per combattere il fenomeno? Secondo i dati forniti dall'indagine, solo 41 Stati hanno vietato, legalmente ed esplicitamente, la violenza contro i bambini, mentre solo il 2 per cento dispone di un quadro giuridico completo per prevenire la violenza.

«I governi stanno attualmente discutendo dei nuovi Obiettivi di Sviluppo globali, da proporre al termine degli attuali Obiettivi di Sviluppo del Millennio (la cui realizzazione scade a fine 2015)», si legge nella presentazione. Se non vi sarà un'azione condivisa per mettere fine alla violenza sui minori a livello globale, denuncia il rapporto, la violenza potrebbe annullare parte dei progressi compiuti in ambito sanitario e nell'istruzione. Per questo l'Unicef chiede di includere nell'agenda globale dello sviluppo globale l'obiettivo esplicito di porre fine alla violenza, all'arruolamento e all'abuso di minori. (bg)