Seconde generazioni di immigrati chiedono diritti

11/12/2008

In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani gli immigrati di seconda generazione scrivono al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Sessanta anni fa, il 10 dicembre 1948, l'Assemblea generale delle Nazioni unite approvò e proclamò la “Dichiarazione universale dei diritti umani”. Un documento fondamentale nel quale gli stati riconoscono che tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.

In occasione di questa importante ricorrenza, la “Rete G2-Seconde generazioni” - organizzazione nazionale apartitica fondata da figli di immigrati e rifugiati nati o cresciuti in Italia - ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per ricordare l'importanza di una riforma della legge n. 91/92 sulla cittadinanza.

“Molti di noi, di origine straniera, sarebbero italiani se la legge per l’acquisizione della cittadinanza italiana li riconoscesse e non lo sarebbero per concessione, ma per diritto, perché cresciuti in Italia sin da bambini,” - scrivono nella lettera - “...noi siamo qui da sempre e non può essere la sola regola del sangue come vuole la legge che qualcuno nel 1992 scelse per noi (legge n. 91/92) a definirci”.

“Cerchiamo di ribadire ogni giorno, in ogni attimo della nostra vita il diritto ad essere riconosciuti cittadini e non degli ‘italiani col permesso di soggiorno’” si legge ancora nella lettera della Rete G2.

Le ragazze e i ragazzi della Rete G2 – Seconde Generazioni - così si firmano - chiedono di poter nuovamente incontrare Napolitano per presentargli il lavoro realizzato fino ad oggi dall'Osservatorio G2 sui casi significativi e sugli ostacoli incontrati da figli di immigrati.
“E’ il nostro modo di chiedere e pretendere quella libertà di essere italiani a tutti gli effetti, nei diritti e nei doveri, anche se abbiamo volti e origini diversi dagli altri”.

Secondo i dati Istat elaborati dal Centro nazionale aggiornati al 31 dicembre 2007, nel nostro paese gli stranieri residenti con permesso di soggiorno sono quasi 2 milioni e e mezzo (2.414.972). I minorenni tra 14 e 18 anni sono invece quasi 100 mila (99.874). Dati aggiornati al 1 gennaio 2008, ci dicono poi che i minori residenti in Italia sono oltre 765 mila (765.481) e rappresentano il 22,3% della popolazione straniera residente.

Negli ultimi 20 anni c'è stato un aumento esponenziale delle popolazione scolastica con cittadinanza non italiana. Negli anni 1987/88 si contavano circa 9 mila alunni, passati a 70 mila negli anni 1997/98; oggi, secondo i dati aggiornati al 1 gennaio 2008, superano i 574 mila. (sp)
 

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