Quattro giorni a Palermo, un'esperienza residenziale per lavorare insieme e rafforzare lo spirito di gruppo: dal 30 giugno al 4 luglio le redazioni impegnate nel progetto Teen Press del Centro nazionale si sono ritrovate nel capoluogo siciliano, ospiti in una struttura sequestrata alla mafia, per fare il punto sul percorso compiuto e fissare i nuovi obiettivi.
Sono arrivati in venticinque, ragazzi ed educatori dalle cinque città partecipanti (Cagliari, Firenze, Milano, Roma e – ovviamente – Palermo), con le valigie piene di fotocamere, computer, macchine fotografiche e microfoni. E hanno trovato alloggio al Centro giovanile Don Pino Puglisi, una villa che apparteneva a un boss mafioso sul litorale di Santa Flavia, a pochi chilometri dal capoluogo, recuperata e affidata all'associazione Jus Vitae.
A parte la giornata di mercoledì 30 giugno, dedicata all'arrivo e alla sistemazione dei gruppi, il lavoro dei giovani giornalisti di Teen Press è entrato subito nel vivo con la giornata del 1 luglio: le redazioni sono state mischiate e portate nel centro storico di Palermo. Seguendo un itinerario attraverso alcuni dei luoghi più caratteristici e famosi della città e guidati dai ragazzi dalla cattedrale di Santa Rosalia al mercato di Ballarò al Teatro Massimo, i ragazzi hanno avvicinato e intervistato abitanti e negozianti palermitani per capire luci e ombre della loro città. L'esperienza si è rivelata particolarmente coinvolgente grazie alla disponibilità delle persone, che in alcuni casi hanno accolto le “troupe” nella propria casa o hanno raccontato aneddoti gustosi sull'infanzia o il dopoguerra.
Il viaggio nel cuore di Palermo è diventato il nucleo delle successive riflessioni che hanno occupato la giornata del 2 luglio. Il materiale filmato e le fotografie hanno infatti costituito lo spunto per una riflessione approfondita sulle tecniche del montaggio e dell'intervista, con l'obiettivo di far comprendere ai ragazzi l'importanza della dimensione umana nel racconto giornalistico e di individuare i punti salienti delle parole raccolte. Il lavoro concettuale e preliminare sull'intervista ha invece occupato la parte finale della giornata, per preparare al meglio i ragazzi alla visita di un sovrintendente della Polizia che controlla lo specchio d'acqua antistante la costa di Santa Flavia.
Nel terzo e ultimo giorno di lavoro è stata realizzata l'intervista con l'esponente delle forze dell'ordine, alla quale – con vari compiti (chi fotografando, chi riprendendo, chi ponendo le domande) – hanno collaborato tutti i ragazzi, che poi si sono dedicati alla visione del materiale girato e al montaggio. La ricognizione dei filmati ha permesso così di capire qualità e difetti del lavoro realizzato, con particolare attenzione sulle inquadrature e sull'interazione con l'intervistato.
Il carattere residenziale del soggiorno non ha favorito soltanto la buona qualità del lavoro, ma è stato importante per facilitare lo svilupparsi delle relazioni tra i ragazzi e rafforzare lo spirito di gruppo. I momenti di svago, semplici come una partita a biliardino o un tuffo in mare e strutturati come i giochi e le attività proposte dagli educatori, hanno costituito una straordinaria occasione per costruire nuove amicizie e rafforzare la voglia di partecipazione a Teen Press. Rientrati a casa, infatti, i ragazzi delle varie redazioni hanno continuato a dialogare e condividere foto e commenti sull'esperienza attraverso strumenti come Facebook.
Tra i prossimi passi, oltre al completamento dei servizi girati a Palermo, l'apertura di una pagina pubblica di Teen Press proprio su Facebook per facilitare la condivisione e la diffusione dei materiali prodotti dalle redazioni locali. (mf)