Il progetto Comunicare i social network si è concluso il 18 maggio, a Roma, con un incontro a cui hanno partecipato esperti, docenti e ragazzi. Fra i contenuti del progetto, una campagna di comunicazione realizzata dagli studenti coinvolti nell'iniziativa e presentata nel corso dell'incontro.
Comunicare i social network, promosso dall'assessorato all'istruzione della Regione Lazio, ha coinvolto gli studenti di tre scuole romane – il Liceo scientifico Isaac Newton, l'Istituto di istruzione superiore Sibilla Aleramo e l'Istituto comprensivo Giorgio Perlasca – con l'obiettivo di educare i ragazzi all'uso responsabile dei social network, rendendoli protagonisti della propria formazione. L'iniziativa è nata proprio con questa idea: aiutare gli studenti a costruire un percorso di formazione su opportunità e rischi della rete rivolto ai loro coetanei, stimolandoli a usare la creatività e i mezzi che utilizzano quotidianamente: video, scrittura, internet. La prima fase del progetto – realizzato in collaborazione con le tre scuole e i partner sociali Eureka primo, Fuori contesto e 2Smart - ha previsto alcuni incontri con i ragazzi delle scuole coinvolte mirati a informarli sull'utilizzo responsabile dei social network e a comprendere il loro grado di conoscenza delle opportunità e dei rischi delle nuove tecnologie.
Tappa successiva, un concorso di idee rivolto alle tre scuole per la partecipazione ai laboratori finalizzati alla realizzazione della campagna di comunicazione Guarda in faccia la realtà – Per un uso consapevole dei social network (che ha previsto la produzione di uno spot video e un visual e la redazione di un manuale informativo sull'utilizzo responsabile dei social network). La classe seconda C del Liceo scientifico Isaac Newton ha vinto il concorso e realizzato lo spot video e il visual, mentre le classi seconda C dell'Istituto di istruzione superiore Sibilla Aleramo e terza C dell'Istituto comprensivo Giorgio Perlasca, rispettivamente seconda e terza classificate, hanno partecipato alla redazione del manuale informativo. Il percorso previsto dal progetto, si legge nel comunicato di chiusura sul sito dedicato all'iniziativa, «ha portato gli studenti a rendersi conto in autonomia dei possibili rischi, per poi comunicarli attraverso la creatività ai propri coetanei, secondo il metodo della peer education».
La giornata del 18 maggio ha rappresentato, per i ragazzi, anche un'occasione di confronto e scambio con docenti e vari esperti della materia. All'incontro – che si è svolto nella sala delle conferenze della Camera dei deputati - sono intervenuti, fra gli altri: l'onorevole Jean-Léonard Touadì, Stefano Chiccarelli, fondatore dell'associazione culturale telematica Metro olografix ed esperto di sicurezza informatica, Luca Bolognini, presidente dell'Istituto italiano per la privacy, Francesca Comunello, docente di internet studies all'università La sapienza di Roma, e Tania Pellegrini, ispettore capo del Compartimento della Polizia postale di Roma. (bg)