Materiali informativi, una rete interistituzionale e incontri sui minori stranieri e la giustizia minorile: è quanto prevede il progetto Oltre la discriminazione, promosso dal Dipartimento per la giustizia minorile con l'obiettivo di favorire l'inserimento sociale e lavorativo dei minori stranieri coinvolti nei procedimenti penali.
Il progetto - una campagna di comunicazione cofinanziata dal Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di paesi terzi e dal Ministero dell'interno e realizzata dall'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa in collaborazione con l'Istituto Don Calabria e l'Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali - si rivolge sia ai minori stranieri autori di reati e alle loro famiglie, sia ai soggetti, pubblici e privati, coinvolti nella gestione del fenomeno: istituzioni, prefetture e questure, procure e tribunali per i minorenni, realtà locali dei sistemi formazione e lavoro, welfare.
L'obiettivo delle iniziative di comunicazione è duplice: da un lato, informare i minori stranieri soggetti a provvedimenti dell'Autorità giudiziaria sui servizi e sulle opportunità offerte dal Dipartimento e dai Centri per la giustizia minorile; dall'altro, promuovere un'informazione corretta sul tema dei minori stranieri che delinquono fra i soggetti coinvolti nella gestione del fenomeno e fra gli stessi media.
Il progetto, infatti, ha previsto il coinvolgimento dell'Ordine nazionale dei giornalisti e della Federazione nazionale stampa italiana, che hanno sottoscritto le Linee guida per i media su minori stranieri e giustizia minorile. Il documento, una delle azioni promosse da Oltre la discriminazione con l'intento di diffondere una nuova cultura del giornalismo attento e rispettoso dei diritti dei minori - in linea con i principi della Carta di Treviso e della Carta di Roma - evidenzia la necessità di un'informazione libera da pregiudizi e stereotipi sul tema dei minori stranieri autori di reati. Un tema complesso, che richiede, si legge nel depliant dell'iniziativa, «la costante sensibilizzazione di quanti sono coinvolti nella sua gestione, per eliminare i fattori di discriminazione e promuovere l'inclusione sociale e lavorativa».
Due le fasi del progetto, avviate in parallelo a fine luglio 2009 e realizzate utilizzando la stessa metodologia, ma in riferimento a due ambiti territoriali diversi: la prima, conclusa a ottobre, si è svolta nei territori di riferimento dei Centri per la giustizia minorile del Lazio e del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trento e Bolzano; la seconda, avviata a novembre e tuttora in corso, riguarda i territori di riferimento dei Centri della Lombardia e del Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria.
I prossimi incontri di Oltre la discriminazione - in programma il 3 e il 4 febbraio, a Torino - si soffermeranno sul tema Giustizia minorile e minori stranieri: sicurezza e identità culturale. Il 4, nel pomeriggio, verranno presentate a media e giornalisti le Linee guida per i media su minori stranieri e giustizia minorile. (bg)