L'affido nei racconti di ragazzi e genitori

26/01/2010

Una riflessione sul tema dell'accoglienza dei minori in affido familiare e in comunità, attraverso le testimonianze dei “protagonisti” di queste esperienze: ragazzi, educatori, genitori affidatari. A proporla è il convegno Storie di vita, storie di accoglienza, che si terrà il 27 all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Il convegno, organizzato dal Centro di servizio per il volontariato di Piacenza, è l'azione conclusiva del progetto Storie di accoglienza, storie di vita, una ricerca qualitativa realizzata nel 2009 con l'obiettivo di sviluppare un percorso di analisi e riflessione sull'accoglienza in famiglia e in comunità nella realtà piacentina, individuando i passi da compiere per migliorare i servizi di affido e accoglienza.

La ricerca – promossa dalle organizzazioni di volontariato Dalla parte dei bambini, Amici della casa del fanciullo, Piccolo mondo e Istituto La casa e gestita dal Centro di servizio per il volontariato in collaborazione con la Provincia di Piacenza e l'Università Cattolica - ha preso il via con una serie di interviste a ragazzi che hanno vissuto l'esperienza di affido o accoglienza nelle comunità, a educatori e genitori, a cui ha fatto seguito una fase di analisi delle testimonianze raccolte condotta da un gruppo di docenti e formatori dell'Università Cattolica. Passo successivo del progetto, un percorso di riflessione articolato in cinque incontri che ha coinvolto genitori affidatari, educatori, assistenti sociali e membri delle organizzazioni di volontariato.

«Il progetto – spiega Pierpaolo Triani, coordinatore scientifico della ricerca, che al convegno illustrerà obiettivi e risultati dell'indagine – nasce dall'esigenza di alcune organizzazioni di volontariato locali di avviare un percorso di riflessione sulle procedure e sulle metodologie di lavoro, individuando punti di forza e criticità per migliorare il sistema dell'accoglienza». Due i punti cruciali emersi dalla ricerca: «il problema della comunicazione al minore delle ragioni dell'allontanamento dalla famiglia di origine e dell'inserimento in un nuovo contesto e l'accompagnamento dei ragazzi verso progetti di autonomia».

Dalle interviste – in tutto 19, di cui 10 rivolte a ragazzi e 9 a educatori e genitori – emergono aspetti positivi e critici delle esperienze di affido o inserimento nelle comunità, indicazioni e, soprattutto, ricordi, note, emozioni dei ragazzi coinvolti. Un lavoro di ascolto che offre spunti anche per un confronto con altre realtà. Al convegno, infatti, interverranno, fra gli altri, Roberto Maurizio, della Fondazione Zancan di Padova e Sara Serbati, dell'Università di Padova, che presenterà i risultati di una ricerca veneta. (bg)

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