Aumentano le nascite nell'Unione europea

08/09/2009

I dati raccolti da EurActiv, rete europea di mezzi d'informazione, mostrano un'Europa che vede un vero e proprio baby boom come non accadeva da anni. Il fenomeno, in Italia, è dovuto soprattutto alla crescente immigrazione: durante il 2008 sono nati 57 mila bambini da famiglie immigrate, circa 12 mila in più del 2007.

Ma il totale dei nuovi nati da madre straniera sono stati 90 mila che rappresentano il 15% di tutti i nuovi nati. Non solo, nonostante non siano ancora noti i dati del 2009 viene registrato un record nell'aumento delle gravidanze multiple.

In cima alla classifica europea troviamo la Finlandia con il più alto tasso di nascita del decennio con una tendenza che appare stabile. I dati 2008 parlano di 1,85 figli per donna contro 1,83 nel 2007 e la nascita di 8 mila neonati in più rispetto al 2007.

Anche il Regno Unito deve il boom delle nascite agli immigrati. È in aumento il numero delle donne in età fertile e se nel 2001 la media era di 1,63 nati per ogni donna, nel 2009 è passata a 1,96. La maggior parte delle neomamme proviene dai paesi del subcontinente indiano e tra queste le donne pakistane sono la maggioranza. Interessante anche il fenomeno delle donne polacche che hanno visto aumentare le nascite di oltre quattro volte in pochi anni: da circa 3.400 nascite del 2005 sono passate a oltre 16 mila nel 2008.

La Francia, dopo l'Irlanda, ha il tasso di natalità più alto d'Europa. Lo scorso anno è aumentato dell'1,2% rispetto al 2007: oltre due figli per ogni donna in età fertile. Durante il 2008 le nascite del paese transalpino sono state 829 mila dovute - secondo i sociologi - all'alto livello di protezione garantito dal sistema sociale e alla riscoperta della famiglia che emerge nei periodi di difficoltà e di crisi come quello attuale. Ma la Francia vede anche aumentare le nascite fuori dal matrimonio che nel 2008 sono arrivate a essere il 52% con un aumento del 10% rispetto a dieci anni prima.

Anche il Belgio, con un livello di protezione sociale simile a quello francese, ha visto una crescita delle nascite dovute soprattutto ai divorzi e, a causa di questi, alla formazione di nuove famiglie. Il tasso di fertilità a Bruxelles raggiunge il 2% mentre quello nazionale è al 1,7% (nel 1994 era dell'1,56%).

Nei primi otto mesi del 2009 (dal 1° gennaio al 10 agosto) in Islanda c'è stato un aumento delle nascite del 3,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò è dovuto soprattutto alle prestazioni sociali offerte dal governo islandese che garantisce tre mesi di congedo retribuito alla madre, un periodo equivalente al padre e ulteriori tre mesi a scelta di uno dei genitori.

Interessante anche il caso della Bulgaria dove nel Nord-ovest, attorno alla città di Montana – la regione più povera del paese - è stato registrato un aumento delle nascite del 30%. Nel resto del paese, nel secondo semestre del 2009 c'è stato un aumento delle nascite del 7% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. (sp)

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